Truth, il social di Donald Trump, si affida all’intelligenza artificiale generativa
La piattaforma Truth, fondata da Donald Trump, ha annunciato il lancio in versione sperimentale di Truth Search AI, una funzione di ricerca basata sul chatbot di Perplexity, una startup concorrente di OpenAI. Questa mossa segna un ulteriore passo verso l’integrazione dell’intelligenza artificiale generativa nei social media.
La funzione Truth Search AI consente agli utenti di ottenere risposte che combinano notizie ricavate da Internet e post pubblicati sulla piattaforma. Secondo il sito The Verge, che ha condotto alcuni test con lo strumento, “sembra attingere selettivamente dai media conservatori”. Ciò solleva questioni sulla neutralità e sulla selezione delle fonti utilizzate dal chatbot.
L’accordo tra Truth e Perplexity è interessante anche per la presenza di Jeff Bezos, fondatore di Amazon, tra gli investitori della startup di intelligenza artificiale. Questo legame tra due grandi nomi del mondo tecnologico e politico aggiunge un ulteriore livello di complessità alla partnership.
Secondo una nota di Trump Media, l’azienda che sviluppa il social Truth, Search AI verrà lanciato prima sulla versione web e successivamente su iOS e Android. “Siamo entusiasti di collaborare con Truth Social per portare un’intelligenza artificiale potente a un pubblico con domande importanti”, ha dichiarato Dmitry Shevelenko, chief business officer di Perplexity.
Tuttavia, come ricorda il sito Engadget, Perplexity ha dovuto affrontare diverse accuse di violazione del copyright, plagio e ‘scraping’ di siti web nel recente passato. Queste preoccupazioni sollevano interrogativi sulla gestione dei dati e sulla trasparenza nell’addestramento dei modelli di intelligenza artificiale.
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