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martedì, Mag 12

Trump sta sfruttando il coronavirus per disfarsi delle leggi a tutela dell’ambiente



Da Wired.it :

L’ex tycoon è da sempre scettico sui temi del cambiamento climatico, e ora sta approfittando della crisi della Covid-19 per cambiare la legislazione in senso anti-ambientale. Secondo alcuni esperti si sta tornando agli anni ’60

(foto: Anna Moneymaker-Pool/Getty Images)

“Ciò che sta facendo Trump in materia di protezione ambientale, non vanificherà solo i risultati raggiunti dall’amministrazione Obama, ma porterà indietro il paese agli anni ’60-70, prima della presidenza Nixon”. Queste parole, pronunciate da Douglas Brinkley, professore alla Rice University di Houston ed esperto storico di legislazione in tema ecologico, descrivono quanto sta accadendo in questo momento negli Stati Uniti. Complice la crisi economica scatenata dalla diffusione del Covid-19 nel paese, Donald Trump ne sta approfittando per smantellare sistematicamente gran parte delle norme che gli Stati Uniti hanno adottato negli anni contro il cambiamento climatico.  È noto, infatti, che il presidente degli Stati Uniti sia fortemente scettico sull’esistenza stessa del cambiamento climatico e che la protezione dell’ambiente non sia mai stata una priorità della sua agenda politica, ma il coronavirus gli ha fornito il giusto pretesto per limitare il raggio d’azione di queste leggi, da sempre criticate e osteggiate.

Cosa sta cambiando

Il New York Times ha stilato una lista completa delle leggi che, in tre anni di mandato presidenziale, sono state modificate dall’amministrazione Trump. Sono 100: 34 sono ancora oggetto di discussione, mentre 64 sono state già state cambiate in via definitiva. Tra queste ci sono quelle approvate proprio durante l’emergenza sanitaria: sono stati semplificati gli standard di efficienza del carburante per le nuove auto; congelati i limiti per l’inquinamento atmosferico da fuliggine; concesse nuove autorizzazioni per il noleggio di proprietà pubbliche a compagnie petrolifere e del gas e per allevamenti ittici potenzialmente nocivi per l’ecosistema e, infine, alleggerito l’obbligo di segnalare gli inquinanti presenti nell’atmosfera.

Il parere degli esperti, come è riportato dal Guardian, è unanime: il presidente degli Stati Uniti si sta muovendo senza tener conto dei dati scientifici e di che conseguenze potrebbe avere sull’ambiente nel lungo periodo. Inoltre, anche con un cambio di guardia alla Casa Bianca e con un presidente democratico molto più attento alle tematiche ambientali, ci vorranno anni prima che si ritorni allo status della legislazione pre-Trump. Per Christopher Cook, capo della salvaguardia ambientale della città metropolitana di Boston, mantenere bassi d’inquinamento nelle città americane è una questione soprattutto sanitaria.“In una situazione come quella che stiamo vivendo, è diventato chiaro che la qualità dell’aria influisce sulla salute dei singoli cittadini. Il Covid attacca le vie respiratorie, ad esempio”, ha sottolineato.

Ma i singoli stati potrebbero decidersi di muoversi in autonomia, in contrasto con le leggi imposte a livello federale, adottando una normativa molto più rispettosa dell’ambiente. Quello che è certo, però, che l’azione dei singoli governatori non modificherà la posizione sul cambiamento climatico degli Stati Uniti a livello globale.

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[Fonte Wired.it]