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Trump, ‘un gruppo di aziende vuole TikTok’. C’è Oracle – Notizie

da | Set 18, 2025 | Tecnologia


Un consorzio guidato da Oracle avrà il controllo del TikTok negli Stati Uniti. Mentre Donald Trump rivendica l’accordo per salvare la popolare app e si appresta a sigillarlo nella telefonata con Xi Jinping in programma, i primi dettagli sull’intesa raggiunta con la Cina per la piattaforma iniziano a emergere.

Il consorzio, che include Oracle, Silver Lake e Andreessen Horowitz, avrà l’80% di una nuova società che sarà creata per gestire le attività statunitensi di TikTok. Il restante 20% sarà in mano cinese. Il consiglio di amministrazione della società sarà in prevalenza statunitense, con un componente del board nominato dal governo americano. Oracle, che vanta una partnership di lunga data con la piattaforma, gestirà i dati degli utenti nei suoi centri in Texas.

I clienti americani dell’app saranno invitati a trasferirsi su una nuova applicazione, che opererà su un set di algoritmi di raccomandazione per i contenuti usando la tecnologia concessa in licenza da Bytedance. L’intesa è ancora in via di definizione e, mentre Trump e Xi si apprestano ad approvarla in via definitiva, la Casa Bianca ha esteso al 16 dicembre la scadenza per la vendita o il divieto di TikTok.

Trump aveva lasciato intendere che diversi colossi americani volevano mettere le mani sulla piattaforma. “Un gruppo di grandi aziende vuole comprarla”, ha detto. La svolta con Pechino su TikTok è stata raggiunta dopo che Trump “ha chiarito che sarebbe stato disposto a lasciare che TikTok sparisse, che non avremmo rinunciato alla sicurezza nazionale in favore dell’accordo”.

La palla è ora di nuovo a Trump, che dovrà mettere fine alla lunga disputa sull’app insieme a Xi. Nella loro attesa conversazione telefonica, la prima da giugno, il presidente americano e l’omologo Xi Jinping avranno molto da discutere, tra cui TikTok, aerei Boeing, magneti in terre rare e Taiwan.

Allo stato, TikTok non è un punto di svolta, ma aiuta ad allentare le tensioni. Prima di questo, la Cina ha evidenziato tre questioni prioritarie: dazi unilaterali sui suoi prodotti, abuso dei controlli sull’export e TikTok. Con quest’ultimo risolto per primo, le due questioni principali restano irrisolte.

Per Pechino era importante far partire il confronto di fronte alla pressione crescente della strategia Usa di accerchiamento, che include accordi bilaterali con partner chiave sul commercio e clausole anti-Cina.

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Written By Flavio Perrone

Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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