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mercoledì, Ott 02

Tutte le novità sullo storage per Windows 10, Office 365 e OneDrive


Il cielo di OneDrive è sempre più ricco, con un’offerta di cloud storage che, oltre ad impreziosirsi di novità, porta avanti anche importanti integrazioni con Windows 10 e Office 365 e semplifica l’uso della memoria in remoto. Sono in particolare tre le novità annunciate da Microsoft alla vigilia dell’evento con cui è prevista l’estensione della famiglia Surface:

Personal Vault

Personal Vault è un funzione già precedentemente annunciata e inizialmente abilitata soltanto su alcuni mercati. Al termine di quello che è stato un test esteso, Microsoft apre ora a tutti questo strumento di sicurezza aggiuntivo per dar vita ad una vera e propria cassaforte di contenuti. Personal Vault, infatti, altro non è se non un’area di custodia particolare per immagini e documenti, un luogo virtuale ove andare a proteggere con maggior sicurezza i propri file più preziosi.

Le tutele messe a punto sono varie: i file possono essere archiviati in automatico senza bisogno di passaggi intermedi; se ci si dimentica il file aperto, automaticamente sarà chiuso dopo un determinato periodo di inattività; l’area dell’hard disk interessata è protetta da crittografia BitLocker; i file ivi custoditi non possono essere condivisi, a scanso di errori manuali o forzature esterne.

Questo tipo di tutele ulteriori, spiega Microsoft, mettono i contenuti al riparo da sguardi esterni anche in caso di smarrimento o furto del device: soltanto l’identificazione tramite ulteriore livello di identificazione può consentirne l’accesso, dunque anche in caso di accesso fisico al device non sarà possibile carpirne i contenuti.

Chi utilizza il tradizionale spazio gratuito da 100GB offerto da OneDrive può inserire in quest’area non più di 3 file, abilitando il tutto tramite l’apposita icona (raffigurante una cassaforte) sull’app di OneDrive. Chi è in possesso di Office 365 Personal o Office 365 Home, invece, non ha invece limiti predeterminati.

Backup cartelle

Il servizio di backup automatico è ora maggiormente integrato in Windows 7, Windows 8 e Windows 10: qualunque utente ha dunque la possibilità di abilitare il backup automatico di specifiche cartelle del proprio hard disk, così che ne sia possibile il recupero a posteriori e anche da remoto. Quando si perde un file, inoltre, si hanno 30 giorni a disposizione per il recupero.

Backup Folder su Windows

Una apposita pagina è stata predisposta per illustrare le modalità d’uso di questa comoda funzione che mette al sicuro i file in automatico durante il lavoro, garantendo piena disponibilità degli stessi anche in mobilità o in un lavoro condiviso tra più postazioni.

Spazio aggiuntivo

Tutti gli utenti utilizzanti OneDrive hanno a disposizione 5GB di spazio gratuito o 100GB di spazio al prezzo di 2€/mese. Tutti gli utenti utilizzanti Office 365 (Personal o Home) hanno a disposizione 1 TB di spazio gratuito per ogni singolo utente. Tutti coloro i quali hanno bisogno di spazio ulteriore hanno invece la possibilità di acquistarne a scaglioni da 200GB.

Spazio aggiuntivo su OneDrive: scaglioni di acquisto

I prezzi sono legati alla quantità di spazio aggiuntivo che si intende acquistare ed ogni 100GB equivalgono ad 1€/mese in più. I prezzi sono pertanto i seguenti:

  • 200GB: 2€/mese
  • 400GB: 4€/mese
  • 600GB: 6€/mese
  • 800GB: 8€/mese
  • 1TB: 10€/mese

Interessante la postilla indicata da Microsoft in relazione allo spazio aggiuntivo acquistabile:

Lo spazio di archiviazione aggiuntivo è disponibile solo per gli abbonati a Office 365. Se l’abbonamento a Office 365 scade, il piano dello spazio di archiviazione aggiuntivo verrà annullato alla fine del periodo di fatturazione corrente.

Altre novità

Microsoft annuncia inoltre la disponibilità della dark mode sull’app OneDrive per iOS, abilitando così questa comoda utilità per quanti in particolari circostanze preferiscono uno sfondo scuro e dal minor impatto in termini di luminosità. Una apposita sezione OneDrive UserVoice è inoltre disponibile per ascoltare proposte e idee degli utenti, in un gesto di apertura che prelude ad ulteriori evoluzioni del cloud storage made in Redmond.



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