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mercoledì, Ott 30

Tutti i riferimenti cinematografici che trovi in Stranger Things


Bisogna imparare dai migliori e i fratelli Duffer, creatori della serie cult, lo hanno fatto. In questo video raccontano le pellicole e i registi che li hanno spinti a creare il mondo di Eleven e compagnucci

I fratelli Ross e Matt Duffer hanno raggiunto la fama mondiale grazie a Stranger Things, la serie Netflix che ha conquistato il pubblico con massicce dosi di paranormale, dinamiche adolescenziali e nostalgia per l’America degli anni Ottanta. Ma i due talentuosi registi e sceneggiatori sono – senza offesa, eh – nani sulle spalle di giganti: lo dimostra questo video, in cui svelano le pellicole e i registi che li hanno influenzati e che hanno scelto di omaggiare (diciamo) nella serie.

Non è certo una novità che in Stranger Things i riferimenti nostalgici abbondino. I Duffer si sono ispirati ad Alien per alcune scene nel Sottosopra, ma anche al celebre film di Brian de Palma, Carrie -Lo sguardo di Satana, per disegnare il personaggio di Eleven, adolescente che deve gestire poteri complicati nel bel mezzo della sua età dell’evoluzione fisica e psicologica. Il tema dell’alterità mostruosa torna anche con un raffinato rimando al Frankstein di James Whale, che risale al 1931. E poi naturalmente Et, Incontri ravvicinati del terzo tipo, Indiana Jones e i predatori dell’arca perduta, perché è impossibile fare un certo tipo di cinema e non chiamare in causa Steven Spielberg.

Non mancano citazioni più piccole e sofisticate, come quella dedicata a Cujo, il film di Lewis Teague ispirato all’omonimo romanzo di Stephen King. E naturalmente, in una serie con (pre) adolescenti, arriva il momento del ballo scolastico: e così puoi sfoderare la carta Pretty in Pink, quel film con Molly Ringawald e James Spader, che guardavamo tutti su Italia Uno nelle estati degli anni Novanta.

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