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martedì, Mar 03

Tutto quello che c’è da sapere sulla serie tv Amazing Stories



Da Wired.it :

L’attesa serie antologica di Steven Spielberg, che si rifà a Storie incredibili degli anni ’80, debutta su Amazon Prime Video il 6 marzo. Ancora avvolta nel mistero, abbiamo raccolto le info necessarie per arrivare preparati alla visione

Le serie antologiche esistono in televisione fin dagli anni ’50, appannaggio del piccolo schermo americano e di un genere, quello della fantascienza e dell’horror, che si presta particolarmente bene al format di storie brevi, dal forte impatto e indipendenti. Amazing Stories debutta il 6 marzo su Amazon Prime Video con cinque episodi (il numero totale non è stato ufficialmente confermato, ma in produzione ce ne sono almeno otto) che “reimmaginano” l’antologia originale creata da Steven Spielberg a metà degli anni ’80, tutta all’insegna del fantastico. Se pensavate che Netflix fosse avara in fatto di dettagli delle produzioni più attese, allora non conoscete Amazon Prime Video: le info sulla serie sono avvolte dal mistero, ma noi abbiamo raccolto tutte quello che c’è da sapere prima della partenza.

Piccole storie per grandi temi

Come per la serie degli anni ’80, anche Amazing Stories del 2020 narrerà avventure che oscillano tra il fantastico, la fantascienza e l’orrore, con riferimenti all’assurdo e moniti a sfondo morale. Tra le storie più celebrate dell’originale c’era Il treno fantasma, dove un anziano temeva di venire punito per avere provocato un deragliamento quando era un ragazzino. Ci aspettiamo anche puntate nostalgiche, romantiche ed emozionanti come lo splendido e commovente La missione, che Spielberg scrisse e diresse personalmente, incentrata su un soldato fumettista intrappolato in un aeroplano con una malfunzionamento delle ruote che si salva… disegnandole. Il regista ha anticipato che un nuovo episodio sarà incentrato su un pilota della Seconda guerra mondiale che viaggia nel tempo.

Spielberg & Co.

Come menzionato, il regista de Lo squalo fu l’ideatore, il produttore (e di un paio di puntante anche il regista) di Storie incredibili per le due stagioni che andarono in onda in onda dal 1985 al 1987. In quei due anni il film maker riunì i registi più in vista di Hollywood, da Martin Scorsese a Clint Eastwood, da Robert Zemeckis a Joe Dante. In Amazing Stories Spielberg figura come produttore esecutivo; accanto a lui avrebbero dovuto esserci il geniale Bryan Fuller di Hannibal e Hart Hanson di Bones che, tuttavia, hanno abbandonato il progetto un anno fa. Al loro posto, Eddy Kitsis e Adam Horowitz di Lost e C’era una volta, mentre tra i registi si distinguono validi director televisivi come Mark Mylod di Succession, Chris Long di The Americans e The Mentalist, Michael Dinner di Sneaky Pete e Susanna Fogel di Utopia.

A tutto cast

Storie incredibili ospitò alcuni degli attori più famosi di Hollywood negli anni ’80: Kevin Costner, Burt Reynolds, Harvey Keitel, Christopher Lloyd, Patrick Schwayze e Danny DeVito. Amazing Stories propone agli spettatori un cast che cambia a ogni episodio, ma sempre pieno di volti riconoscibili per chi segue le serie televisive. Tra questi: Josh Holloway (l’indimenticabile Sawyer di Lost), Dylan O’Brien (il buffo Styles dell’horror Teen Wolf), Edward Burns di Entourage, Sasha Alexander di Ncis e Rizzoli & Isles e Robert Foster di Twin Peaks il ritorno.

Prima di ogni cosa

Amazing Stories era il titolo di un periodico di fantascienza americano molto amato da Spielberg e pubblicato fin dagli anni ’20 negli Usa, da cui ha tratto ispirazione per Storie incredibili e che ispirò altri show prima del suo. Prima, infatti, il piccolo schermo statunitense aveva già ospitato famose antologie dell’assurdo e del fantastico come la celeberrima Ai confini della realtà e Alfred Hitchcock Presents, entrambi degli anni ’50-’60. Un seguito di Twilight Zone (titolo originale di Ai confini della realtà) fu prodotto e trasmesso proprio a metà degli ’80 in contemporanea con Storie incredibili; un altro suo sequel ha debuttato l’anno scorso e la seconda stagione, curiosamente, arriva nello stesso periodo di programmazione di Amazing Stories.

Note di curiosità

Uno dei motivi per cui Amazing Stories è così invitante risiede nel fatto che Steven Spielberg curò il progetto originale con un affetto maniacale, ispirato dall’amore per la fantascienza nato negli anni dell’infanzia. Curò anche le pubblicazioni trasversali legate alla serie: Storie incredibili fu, infatti, uno dei pochi show a vantare una serie di libri-game, ovvero storie interattive (quelle che fanno prendere una decisione al lettore che gli farà saltare pagine e portare a diversi finali, come si vede nella puntata di Black Mirror Bandersnatch), molto popolari negli anni ’80 (cercateli nelle vostre biblioteche). Un altro elemento ripreso dalla nuova versione è che non solo regista e attori cambiano di puntata in puntata, ma anche i compositori: al pari dell’originale in cui figurano grandi musicisti come il Michael Kamen di Arma letale, nell’Amazing Stories di Apple+ ci sono il Ramin Djawadi di Iron Man e Game of Thrones, Harry Gregson Williams di Prince of Persia e Mark Isham di In mezzo scorre il fiume.

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[Fonte Wired.it]