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sabato, Ago 10

Twitch, tutti i video vietati (e che invece sfuggono ai controlli)


Dalle serie tv allo sport, fino ai video di attentati, sulla piattaforma di streaming di videogame compaiono anche contenuti che non dovrebbero essere trasmessi, ma che riescono a ingannare gli algoritmi

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Twitch è un portale di live streaming, principalmente utilizzato in ambito videogame. Negli ultimi tempi, tuttavia, sul portale sono arrivati altri tipi di contenuti, vietati dalle regole comportamentali e di copyright, ma che resistono, nonostante le attività dei gestori per cancellarli. Dal porno a serie tv, da eventi sportivi a filmati violenti di episodi di cronaca.

Recentemente il portale ha eseguito un’azione legale verso un centinaio di troll che adoperavano la piattaforma per trasmettere video porno hardcore, i filmati dell‘attentato alle moschee di Christchurch in Nuova Zelanda, e contenuti di film e serie tv protetti da copyright.

Il regolamento della piattaforma, così come le linee guida della community, vietano espressamente di ”creare, caricare, trasmettere, distribuire o archiviare qualsiasi contenuto inaccurato, illegale, diffamatorio, osceno, pornografico, invasivo della privacy o dei diritti di pubblicità, molesto, minaccioso, offensivo, incendiario o altrimenti discutibile”. La pena per la trasmissione di tali contenuti è il blocco e, in alcuni casi, la seguente eliminazione del canale. Questo non ferma però alcuni utenti da continuare a trasmettere tali contenuti ricreando volta per volta un nuovo canale con credenziali fresche.

 

Serie tv

In concomitanza con l’uscita dell’ottava stagione di Game of Thrones, alcuni canali hanno trasmesso in diretta gli episodi della serie fantasy della Hbo non curandosi della violazione del copyright e delle condizioni d’uso della piattaforma.

È bastato sfruttare la scarsa popolarità degli streaming di Twitch relativi al gioco di carte Artifact per passare inosservati e poter trasmettere indisturbati le puntate della serie. L’algoritmo di Twitch riesce però a riconoscere la violazione del copyright, benché la procedura non sia è immediata e spesso i canali riescono a concludere la trasmissione di brevi episodi.

Sport

Un altro tipo di live streaming non permesso riguarda eventi sportivi a pagamento. In questo caso i canali trovano soluzioni avanzate per aggirare i blocchi della piattaforma. Nel 2017 l’utente AJ Lester è riuscito a trasmettere l’intero incontro di arti marziali miste tra Max Holloway e Jose Aldo fingendo di giocare al videogioco ufficiale Ufc2018, che è sempre basato sulle arti marziali.

Twitch ha preso provvedimenti con Laster impedendogli l’accesso al portale per 24 ore, solamente in seguito ai numerosi tweet che ne esaltavano la genialità nell’aggirare il regolamento della piattaforma.

Lo stesso stratagemma viene spesso utilizzato per trasmettere le partite di football e basket di Nfl o Nba. In questo caso i canali cercano di ingannare l’algoritmo fingendo di giocare al videogioco di football americano Madden o quello di basket Nba 2k19. La grafica sempre più realistica dei videogiochi è spesso complice di questo inganno. Negli ultimi 2 anni l’algoritmo però è stato migliorato e questo genere di trucco viene scoperto sempre più facilmente dall’intelligenza artificale di Twitch.

Pornografia

Le trasmissioni porno hanno fatto registrare un boom nel 2017, quando c’è stata una migrazione di massa su Twitch di pornostar. Alcune di queste utilizzano Twitch senza violare le norme della piattaforma, con live videoludici o talk show, come nel caso di Valentina Nappi.

Contenuti violenti

Twitch ha recentemente effettuato una denuncia verso 100 individui anonimi che hanno intasato il portale con i video dell’attentato a Christchurch in Nuova Zelanda. Contenuti simili sono ancora reperibili sul portale mascherati da videogiochi Fps (first-person shooter), ossia gli sparatutto in prima persona. Fortunatamente l’algoritmo di Twitch riesce a individuare velocemente questa tipologia di filmati, che raramente riescono a totalizzare un centinaio di spettatori.

Il parere dell’esperto

Per capire come mai l’algoritmo di Twitch concede queste scappatoie, Wired ha contattato Stefano Zanero, professore del Politecnico di Milano.

Zanero ha evidenziato come il problema dell’IA di Twitch sia insito nel metodo di riconoscimento dei contenuti coperti da copyright.

Gli algoritmi programmati per individuare le violazioni del copyright si basano su dei fingerprint“, spiega Zanero, “modificando leggermente il video caricato, gli algoritmi non riconoscono più questi fingerprint“.

Una piccola modifica dei filmati trasmessi il live permetterebbe quindi di ingannare l’intelligenza artificiale.

Sperare o pensare che un’IA individui da sola le violazioni del copyright è un’utopia“, afferma Stefano Zanero sottolineando poi come questo genere di algoritmo è sempre al servizio di un più ampio team di supervisori umani che svolgono la gran parte del lavoro e mai il contrario.

 

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