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venerdì, Feb 12

Twitter e il governo indiano sono ai ferri corti



Da Wired.it :

Al centro dello scontro l’oscuramento dei profili collegati alle proteste dei contadini contro la riforma agraria voluta dal governo Modi

(Photo by Anindito Mukherjee/Getty Images)

Il governo indiano sta invitando i cittadini a boicottare Twitter in favore della locale piattaforma rivale Koo. È l’esito del braccio di ferro tra New Delhi e la piattaforma causato dal mancato oscuramento di alcuni profili dopo che anche sul social network sono dilagate le proteste per la riforma agraria volute dal governo conservatore guidato dal primo ministro Narendra Modi e osteggiate da migliaia di contadini.

Secondo New Delhi su Twitter hanno iniziato a prendere piede hashtag e profili che diffonderebbero informazioni false sulla riforma, mettendo in cattiva luce l’operato del governo. Pertanto il ministero dell’Elettronica e dell’information technology ha intimato alla piattaforma di rimuovere 1.100 tra account e post ritenuti pericolosi. Il social network si è adeguato: ha ridotto la visibilità degli hashtag che veicolavano i contenuti additati dal governo Modi e sospeso circa 500 account che diffondevano fake news e quindi violavano le regole di Twitter stessa.

La società però si è rifiutata di limitare gli account di giornalisti e attivisti politici, poiché a suo avviso tali misure non sarebbero state coerenti con la legge indiana. A tal proposito Twitter spiega che il blocco violerebbe il diritto alla libertà d’espressione, sancito dalle stessi leggi del Paese.

La mossa non è piaciuta a Nuova Delhi, che si è detta delusa dal comportamento di Twitter. E ha sollecitato gli utenti indiani a migrare su una piattaforma simile, Koo.

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[Fonte Wired.it]