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venerdì, Giu 12

Twitter ha rimosso 170mila account fake che facevano propaganda filocinese



Da Wired.it :

A riferirlo è la stessa azienda, che ha spiegato come si trattasse di profili di fattura grossolana, ma comunque con un alto engagement. I destinatari della loro azione erano gli utenti cinesi che vivono fuori dalla Cina, da “educare” su coronavirus e proteste a Hong Kong

(foto: Kevin Frayer/Getty Images)

Twitter ha cancellato più di 170mila account sulla propria piattaforma dopo aver scoperto che si trattava di profili falsi creati ad hoc per fare propaganda filocinese. A riferirlo è stata la stessa società, che ha spiegato anche le modalità di condivisione dei contenuti degli account oggetto della rimozione: una parte degli account, 23.750, aveva un ruolo attivo sul social netork attraverso la pubblicazioni di tweet, mentre i rimanenti 150mila facevano da megafono dei primi, ritwittando e diffondendo i contenuti pubblicati. Questi profili riprendevano notizie che lodavano la gestione dell’epidemia di Covid-19 in Cina, magnificavano la scelta di attaccare i manifestanti a Hong Kong e criticavano gli Stati Uniti e il ruolo della Casa Bianca nelle proteste antirazziste del movimento Black Lives Matter.

Le istituzioni cinesi, come riportato da Reuters, hanno commentato la vicenda dicendo di essere la prima vittima di fake news al mondo e ha esortato Twitter a eliminare gli account che riportano falsità che le riguardano.

Come funzionavano gli account

Twitter ha spiegato che i profili scoperti erano stati costruiti in maniera abbastanza grossolana e questo scoraggiava fin da subito gli utenti: si capiva subito che si trattava di un account falso, insomma. Molti non avevano nessuna biografia e solo pochi prima di essere rimossi erano riusciti ad avere un numero consistente di follower, ma nonostante questo potevano vantare un alto engagement. Il Guardian ha fatto notare che persino gli account senza follower riuscivano a ricevere un discreto numero di mi piace o retweet, grazie all’uso di reti di bot commerciali.

Poiché Twitter non è raggiungibile in Cina, i destinatari di questi contenuti erano gli utenti di lingua cinese che vivono fuori dal paese, col fine ultimo di influenzarne “le percezioni su questioni chiave per la Cina, tra cui le proteste di Hong Kong, il coronavirus e Taiwan, hanno scoperto ricercatori dell’Australian Strategic Policy Institute (Aspi), sentiti dal giornale inglese. Ultimamente a questi argomenti si sono aggiunte le manifestazioni del Black Lives Matter perché “mostrerebbero l’ipocrisia degli Stati Uniti che critica la risposta della polizia cinese ad Hong Kong, ma fa lo stesso nel suo paese”, ha spiegato gli studiosi dell’Aspi.

Durante quest’operazione, il social network ha scoperto e rimosso anche 1152 account russi impiegati nella stessa opera di propaganda politica in favore del governo fedele a Vladimir Putin.

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[Fonte Wired.it]