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mercoledì, Nov 13

Twitter, il divieto di fare pubblicità politica ha già delle eccezioni


Vietato promuovere un candidato o uno specifico atto di legge. Ma se l’argomento è “di importanza nazionale” non ci saranno ostacoli

US presdient Donald Trump and the Twitter logo are seen in this photo illustration on December 1, 2017. (Photo by Jaap Arriens/NurPhoto)

Dopo che Twitter ha vietato gli annunci pubblicitari a tema politico sul suo social network, i suoi rappresentanti si sono incontrati con i principali inserzionisti per discutere e chiarire i termini di questo divieto.

Dall’incontro è emerso che gli annunci che diffondono consapevolezza su questioni di importanza nazionale saranno ancora consentiti dopo l’entrata in vigore del divieto. Al contrario gli annunci creati per promuovere un candidato specifico o un atto legislativo verranno tassativamente banditi dalla piattaforma.

Secondo quanto riporta BuzzFeed News, Mat Dorella, vicepresidente per le entrate e le partnership sui contenuti di Twitter, avrebbe specificato che le eccezioni “riguarderanno le organizzazioni che non parlano direttamente di un problema legislativo”. Twitter consentirà quindi gli annunci che affrontano un problema specifico, come i cambiamenti climatici, ma bloccherà le pubblicità che mettono in risalto manovre politiche come, per esempio, il Green New Deal.

Twitter annuncerà le regole con alle quali gli annunci politici dovranno sottostare il 15 novembre ma, stando a queste ultime informazioni, gli inserzionisti politici potrebbero essere in grado di aggirare il sistema diffondendo comunque il loro messaggio sulla piattaforma in maniera indiretta. “Emettere annunci di sensibilizzazione sarebbe consentito, pubblicare annunci orientati all’azione che si basano su una politica specifica non lo sarà sicuramente“, commenta uno degli inserzionisti che ha partecipato all’incontro con i rappresentanti di Twitter.

Quando Jack Dorsey ha annunciato che Twitter non avrebbe più permesso gli annunci politici sulla piattaforma, ha specificato che ci sarebbero state delle eccezioni nella sua nuova politica. In un secondo momento ha poi chiarito che le regole per la gestione di questo nuovo panorama sarebbero state pubblicate il 15 novembre.

La preoccupazione che i divieti imposti da Twitter possano influenzare in modo significativo le capacità degli attivisti, e delle ong che operano in ambiti dove la politica ha un forte impatto, ha colpito anche Adam Mosseri, capo di Instagram, che tramite uno scambio di Tweet è stato rassicurato da Dorsey. “Ci siamo dati fino al 15 per assicurarci di affrontare le preoccupazioni in modo ponderato” spiega l’ad di Twitter.

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