Seleziona una pagina
giovedì, Nov 21

Uber vuole fare registrazioni audio per ragioni di sicurezza


La piattaforma testerà un’opzione che consente di produrre registrazioni audio durante le corse, così da garantire sia i passeggeri sia gli autisti in caso di aggressioni o incidenti

uber2

Uber potrebbe presto iniziare a fare delle registrazioni audio durante le corse così da garantire sia i clienti sia gli autisti da possibili aggressioni. Lo riporta il Washington Post, che spiega anche che al momento la sperimentazione di questa opzione partirà il mese prossimo prima dal Messico e dal Brasile, per poi estendersi negli Stati Uniti.

La funzione sarebbe parte di una nuova politica sulla sicurezza dell’azienda, che vuole così far fronte alle crescenti denunce riportate dai clienti e dagli autisti. L’opzione sarà impostata in automatico da parte dell’autista per poter registrare tutte le corse, mentre gli utenti dovranno attivarla tra le opzioni di sicurezza previste dall’app prima di salire in auto.

Non ci sarà un avviso per notificare l’avvio esatto della registrazione, ma la compagnia fa sapere che verrà richiesto ai passeggeri di consentire all’app di utilizzare il microfono dello smartphone, e tutti saranno comunque informati della possibilità che vengano registrati.

Inutile dire che la nuova funzione farà discutere, perché potrebbe prestarsi a violazioni della privacy, accuse a cui Uber non è del tutto nuova. La compagnia fa però sapere che i file delle registrazioni saranno criptati e non potranno essere ascoltati né dai passeggeri né dagli autisti. Saranno però conservati in caso qualcuno decidesse di denunciare un’aggressione o altri tipi di incidenti accaduti durante la corsa.

Inoltre, alla fine del viaggio, “all’utente verrà chiesto se è andato tutto bene, e potrà riportare un eventuale incidente inviando la registrazione audio a Uber in modo molto semplice. La registrazione criptata sarà così a disposizione degli agenti del supporto clienti che la utilizzeranno per capire meglio la dinamica di quanto accaduto e prendere le dovute contromisure”, si legge in una mail inviata da Uber ancora al Washington Post.

Nel complesso, la decisione della compagnia arriva dopo che negli ultimi anni si sono moltiplicate le denunce per aggressioni. Nel 2018, per esempio, Cnn aveva reso noto che oltre 100 autisti erano stati accusati di molestie sessuali ai danni di clienti, e molti altri casi simili erano stati riportati anche in precedenza.

Nelle intenzioni del colosso californiano quindi la possibilità (o anche solo il dubbio) di essere registrati dovrebbe funzionare come un deterrente preventivo per evitare ogni tipo di comportamento violento. Per quanto riguarda l’abilitazione di questa opzione anche negli Stati Uniti, però, resta ora da capire come farà Uber a rispettare le leggi dei diversi stati in materia di autorizzazioni a utilizzare registrazioni audio.

Potrebbe interessarti anche





Source link