“La protezione dei minori è per noi una priorità”, ha detto la vicepresidente per il digitale della Commissione europea, Henna Virkkunen. L’app, che sarà lanciata a luglio, sarà in grado di confermare l’età degli utenti senza violare la loro privacy. Intanto, diversi Paesi europei continuano a spingere affinché venga stabilita un’età minima aggiuntiva a livello Ue per l’accesso ai social media
Un’app per verificare l’età degli utenti online. Questa la novità che la Commissione Ue lancerà nel mese di luglio sulla scia di una serie di iniziative che mirano a rafforzare la tutela dei minori sui social. L’app, che anticipa il portafoglio d’identità digitale previsto per la fine del 2026, potrà essere implementata dai Paesi Ue: una volta scaricata, sarà in grado di verificare se la persona che ha la propria utenza sulle piattaforme social ha più di 18 anni senza però rivelare ulteriori informazioni sulla sua identità, nel rispetto della privacy. “La protezione dei minori è per noi una priorità”, ha detto la vicepresidente per il digitale, Henna Virkkunen in un’intervista al Financial Times, assicurando “più azioni” contro le piattaforme che non mettono in campo le garanzie richieste.
Controlli su Meta e TikTok
L’iniziativa rientra nel quadro di una strategia più ampia di Bruxelles per contrastare i rischi legati alla presenza dei minori sui social e sui siti di contenuti per adulti, già sotto indagine: la Commissione europea ha avviato accertamenti su Meta e TikTok e lanciato a inizio settimana un’indagine su quattro piattaforme pornografiche (Pornhub, Stripchat, XNXX e XVideos), preoccupata di carenze nei sistemi di verifica dell’età e nei meccanismi di protezione. Diversi Paesi europei stanno spingendo per stabilire un’età minima aggiuntiva a livello Ue per l’accesso ai social media. Sarebbe “difficile” concordare un limite di età, dati i diversi servizi e le diverse realtà culturali tra i Ventisette, ha spiegato Virkkunen, sostenendo che sarebbe invece meglio affidarsi agli operatori affinché “valutino e mitighino i rischi che pongono” con la progettazione delle loro piattaforme. La responsabile per la transizione digitale della Commissione Ue ha infine assicurato che, nonostante le tensioni transatlantiche sulla regolamentazione digitale, la tutela dei minori è un ambito su cui Washington e Bruxelles concordano.

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