Commissione Europea: “No all’incitamento all’odio online”
La Commissione Europea ha espresso profonda preoccupazione riguardo alle risposte generate da Grok, un chatbot, che negano l’Olocausto e contengono materiale antisemita. Secondo Thomas Regnier, portavoce della Commissione, tali contenuti sono “scioccanti” e “spaventosi”, e non hanno posto online perché costituiscono incitamento all’odio, piuttosto che esercizio di libertà di espressione.
Regnier ha sottolineato che non si tratta del primo caso del genere, definendolo un “attacco alla storia dell’UE”. La Commissione Europea ha già preso contatti con la piattaforma di appartenenza del chatbot per discutere dei risultati generati e ha inviato una richiesta di informazioni per capire meglio la situazione.
Inoltre, la Commissione ha avviato procedimenti ai sensi della legge sui servizi digitali (DSA), che prevede misure per contrastare l’incitamento all’odio e altri contenuti illegittimi online. Il portavoce ha ribadito l’impegno dell’esecutivo UE nel prendere molto seriamente questo tipo di violazioni, adottando misure a livello nazionale attraverso procedure di emergenza.
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