L’installazione è molto semplice e intuitiva, anche per chi è alle prime armi e non ha mai utilizzato un prodotto del genere: bello come i termini tecnici vengano spiegati in termini più semplici (come magazzino o scaffale). Una volta inseriti i dischi e acceso il NAS, la prima connessione e configurazione avviene tramite un pc che si trova nella stessa rete locale. Prima cosa da fare, oltre alla creazione degli utenti, è la scelta del tipo di impostazione dei dischi. Il sistema supporta i sistemi RAID di ridondanza dei dati 5, 6 e 10: ovviamente più si sceglie un sistema complicato e più si riduce lo spazio a disposizione. Noi abbiamo scelto il metodo consigliato, RAID 5: permette di recuperare i dati in caso di rottura di un disco e porta lo spazio complessivo dei nostri quattro dischi da 4 TB l’uno da 16 a 10. L’interfaccia, dicevamo, è molto gradevole. Spesso c’è anche un assistente in grado di consigliare come effettuare tutte le prime configurazioni. Abbiamo trovato molto utile poter avere sempre un colpo d’occhio, nella barra superiore, sull’utilizzo di CPU, RAM con widget che mostrano le principali attività. Semplice e intuitivo creare utenti e gruppi di utenti, scegliere le cartelle condivise, impostare i permessi di accesso e anche limitare la velocità di upload e download per utenti specifici. Semplice e intuitiva anche l’apertura dei file: è possibile anche comprimere documenti o cartelle e condividerli con utenti specifici del NAS o utenti esterni, funzione utile ad esempio per evitare di utilizzare servizi come WeTransfer quando bisogna condividere un file di grandi dimensioni. Il sistema di condivisione permette di impostare il periodo di validità del link, scegliere se la persona potrà scaricare (o solo visualizzare online) il documento, impostare una password. Ancora, è possibile effettuare test, anche su base settimanale, dei dischi, ci sono numerose possibilità di backup e, per il trasferimento dei dati, c’è il supporto per numerosi protocolli tra cui SMB, FTP, NFS e WebDAV. Infine, è possibile sospendere l’alimentazione ai dischi se non utilizzati per un certo periodo di tempo, avviare e arrestare il NAS in determinati orari, impostare il riavvio automatico dopo una sospensione dell’alimentazione.



