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martedì, Nov 05

Un curioso robot bolla che assembla micro-oggetti, guidato da un laser


Spinge, ruota, incastra microstrutture. È ancora instabile, ma i suoi ideatori cinesi sperano che il robot bolla possa essere d’aiuto nella clonazione e nello sviluppo di tessuti artificiali

robot bolla

Un robot, come non verrebbe da immaginarlo: una bolla di gas di dimensioni infime, nell’acqua. Guidata dal laser, il robot bolla è capace di svolgere alcuni compiti utili, come spostare e assemblare delle microstrutture. Questa tecnologia è stata sviluppata in Cina, dal laboratorio di robotica dell’Istituto di Automazione di Shengyang, ed è molto promettente: potrebbe infatti essere impiegata per sviluppare tessuti artificiali e strutture delle dimensioni di qualche micrometro, che oggi vengono manipolate dai ricercatori con ago per ore e ore al microscopio.

Come ha spiegato il gruppo condotto da Liguo Dai sulle pagine della rivista scientifica Small, grazie a una tecnica opto-termica, vale a dire che impiega il calore prodotto dal laser, hanno generato una bolla, le cui dimensioni sono davvero microscopiche, una decina di micrometri, poco più di un globulo rosso. Il laser, modulabile, determina la capacità di moto, facendo da guinzaglio: quando il laser si sposta, così fa il robot bolla.

robot bolla
(Immagine: Jiao Niandong)

I compiti che i ricercatori cinesi sono riusciti a far svolgere al robot bolla sono apparentemente semplici, ma estremamente complessi da realizzare a una scala così ridotta: a quelle dimensioni, spesso si opera in due sole dimensioni, come lavorando su un foglio. Ma la bolla è per esempio riuscita a sollevare e mettere in piedi una microstruttura a forma di parallelepipedo, di 50 micrometri di lato e di 20 di spessore, lavorando insomma su tre dimensioni. Sfruttando questa capacità, il robot bolla è riuscito a ruotare e spingere alcuni blocchi di tessuto artificiale e ad assemblare delle microstrutture a incastro.

La tecnica è tuttavia ancora a uno stadio embrionale: come raccontano gli studiosi infatti, mantenere in azione il robot bolla è molto complesso, perché dipende dal tempo, dalla temperatura e ovviamente dalla precisione del laser. Al momento la bolla resta stabile soltanto per qualche minuto e perciò risulta stretto il margine di azione per far costruire al robot bolla delle microstrutture più complesse.

Nonostante ciò, il robot bolla lascia sperare. A oggi infatti chi sviluppa microtessuti artificiali o lavora sulla clonazione è costantemente sfidato dalle dimensioni a cui si opera e la mancanza di strumenti efficaci rende lenta e dispendiosa la ricerca. Ma il robot bolla potrebbe diventare utile proprio per svolgere compiti al posto nostro, accanto per esempio ai motori molecolari, manipolando micro-oggetti per noi difficili da maneggiare. Come sperano i ricercatori, il robot bolla potrebbe infatti diventare utile in tutti quei contesti di assemblaggio microscopico, come nelle ricerche sulla clonazione o sullo sviluppo di tessuti artificiali.

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