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mercoledì, Gen 06

Un mese con il purificatore, la nostra prova



Da Wired.it :

L’inquinamento domestico può essere fino a 5 volte peggiore rispetto all’aria che respiriamo in città, ma la tecnologia può ridurre gli effetti nocivi di questa insidiosa minaccia

La sensazione è un po’ quella di aprire le finestre di una baita remota di montagna, quando l’aria fresca e pulita si percepisce chiaramente nelle narici. È una percezione che si accompagna immediatamente a un senso di benessere. Per ottenere questo risultato però non è necessario salire in quota da qualche parte, basta usare un dispositivo evoluto come il Dyson Pure Humidify+Cool.

Dopo aver utilizzato per oltre un mese questo dispositivo abbiamo capito infatti che è possibile respirare aria buona anche rimanendo alle nostre latitudini e nelle mura di casa grazie all’aiuto della tecnologia.

Il primo elemento che sorprende nell’utilizzo del purificatore di Dyson è la percezione di quanto sia generalmente molto scadente la qualità dell’aria nei posti al chiuso dove viviamo. Questo aspetto è tutt’altro che banale ed è il primo elemento che sorprende.

A casa, ma anche in ufficio, prestiamo poca attenzione alla salubrità dell’ambiente pensando che basti un semplice riciclo d’aria per “bonificare” le stanze. La verità è che aprire le finestre, in alcuni contesti, è addirittura più dannoso. Nel nostro test, a Milano, in centro città, questa operazione ha dimostrato un’efficacia assai bassa.

L’aria in effetti cambia ma in peggio, soprattutto perché l’inquinamento prodotto dalle auto e in questo periodo dal riscaldamento, contribuiscono ulteriormente ad aumentare gli elementi contaminanti. A darne evidenza, in modo puntuale, è il rilevatore della qualità dell’aria del Dyson Pure Humidify+Cool che misura diversi parametri tra cui la presenza di pollini, di polveri sottili, di gas volatili come il benzene e il biossido d’azoto.

Sono tutti, purtroppo, nemici invisibili. È piuttosto singolare notare come cucinare in casa sia un’attività incredibilmente inquinante, specialmente nei piccoli appartamenti e anche in presenza di cappe d’aspirazione. Basta un soffritto o la cottura di una bistecca per far schizzare in alto il livello di inquinamento indoor.

Analogamente dormire di notte in una stanza con poca areazione produce effetti tutt’altro che trascurabili. Le conseguenze sono misurate dall’umidificatore e verificabili sull’applicazione di supporto, ma sono ben evidenti dalla qualità del sonno piuttosto scadente che però migliora in modo progressivo dopo qualche notte d’uso del Dyson.

I benefici offerti dal Dyson Pure Humidify+Cool si percepiscono infatti chiaramente dopo qualche giorno e diventano permanenti con il tempo. In casa si “sente” un’aria fresca e pulita, anche dopo mangiato bastano pochi minuti per rimuovere gli odori e la qualità del sono aumenta sensibilmente. Le narici, specialmente in questo periodo con i riscaldamenti accesi, non sono più secche così come la pelle di mani e visto.

Il merito è di un sofisticato sistema messo a punto da Dyson che si basa su diversi livelli di purificazione. Il primo utilizza un filtro Hepa per catturare povere e pollini, il secondo filtro ai carboni attivi assorbe odori e gas, infine una tecnologia a raggi ultravioletti elimina i batteri presenti dell’acqua fino al 99,9% per consentire una umidificazione dell’ambiente assicurando la massima igiene.

La peculiarità infatti del Dyson Pure Humidify+Cool è l’aggiunta dell’umidificatore che completa il ciclo di miglioramento dell’aria. Inoltre l’esclusivo sistema Air Multiplier con controllo Jet Axis è in grado di diffondere 320 litri d’aria rinfrescata al secondo garantendo una copertura efficace di ambienti fino a 30 metri quadrati.

Durante l’esercizio normale il dispositivo è anche piuttosto silenzioso, mentre in caso di lavoro intensivo il rumore diventa piuttosto forte ma dura il tempo necessario per purificare l’aria, quindi generalmente non più di una decina di minuti. Si può anche programmare per utilizzarlo durante la notte in modo che offra i benefici riducendo al minimo il fastidio.

Dyson ha pensato anche a una manutenzione una manutenzione semplice e senza problemi progettando il ciclo Deep Clean, che pulisce a fondo tutte le parti esposte all’acqua, senza richiedere interventi lunghi e laboriosi. Quando l’apparecchio necessita di essere pulito, il tasto Deep Clean Cycle si illumina e il display lcd guida l’utente attraverso il processo di pulizia.

Tutte le informazioni di servizio sono poi sempre accessibili grazie all’applicazioni di supporto che permette di tenere monitorata la qualità dell’aria e l’esercizio del purificatore.

Considerando che l’inquinamento indoor può essere anche 5 volte peggiore di quello esterno, per chi vive in città, specialmente in ambienti piccoli, il Dyson Pure Humidify+Cool rappresenta un validissimo alleato per la propria salute. Il costo di 699 euro rende l’acquisto di questo dispositivo piuttosto oneroso, ma è un investimento che offre benefici tangibili immediati e a lungo termine, sono dunque soldi ben spesi.

 

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[Fonte Wired.it]