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giovedì, Set 24

un po’ in ufficio, un po’ a casa

Da Punto-Informatico.it :

Il 62% dei dipendenti Google ritiene che l’ideale sia un rientro in ufficio solo parziale, con alcuni giorni destinati al lavoro da casa in modalità smart working dando continuità alla formula sperimentata negli ultimi mesi di crisi sanitaria. Solo l’8% vorrebbe tornare a tempo pieno alla propria scrivania in azienda. Secondo il 15% dei collaboratori sarebbe invece ottimale riunirsi di persona solo in occasioni particolari, ad esempio gli eventi.

Smart working e bigG: un po’ in ufficio, un po’ a casa

È quanto emerge da un sondaggio condotto internamente da bigG i cui risultati sono visibili di seguito. I dati, aggiornati a luglio, sono stati condivisi oggi dal gruppo di Mountain View. I favorevoli al pieno recupero della normalità affermano di volerlo principalmente per lavorare a contatto con i colleghi, per socializzare e per migliorare la collaborazione che forse altrimenti risente un po’ degli strumenti per la comunicazione da remoto.

I dipendenti di Google che vorrebbero tornare in ufficio

Allineato a questa visione Sundar Pichai. Il CEO è intervenuto più volte nell’ultimo periodo sul tema, rinviando al 2021 un eventuale rientro in ufficio. Queste le sue parole raccolte oggi in occasione di un’intervista rilasciata al Times con un riferimento esplicito a flessibilità e modelli ibridi.

Vedo il futuro come più flessibile. Crediamo fermamente che il contatto diretto, l’essere insieme e l’avere un senso di comunità siano molto importanti quando bisogna risolvere gravi problemi e creare qualcosa di nuovo. Questo non cambierà, ma penso anche che dovremo trovare modelli più flessibili e ibridi.



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