Seleziona una pagina
lunedì, Lug 08

Un pulsante Play in arrivo nel browser Chrome


Il team di Google al lavoro su Chrome sperimenta continuamente nuove funzionalità nelle versioni preliminari del browser. Quella di cui si parla in questo articolo ha fatto la sua comparsa nella più recente release Canary (77.0.3846.0) ed è dedicata alla gestione dei contenuti multimediali: prende il nome di Global Media Controls.

Chome: la feature Global Media Controls

Si tratta essenzialmente di un pulsante che si posiziona nell’angolo superiore destro dell’interfaccia, al fianco della barra dell’indirizzo, mostrato quando nel browser è in esecuzione un contenuto multimediale come ad esempio un video in streaming su YouTube oppure un brano musicale dal catalogo di Spotify. Come si può intuire, permette di controllarne la riproduzione. La prima cosa da fare per attivare la feature è digitare “chrome://flags/” (senza virgolette), poi selezionare “Enabled” per la voce corrispondente.

La funzionalità Global Media Controls nella versione Canary di Chrome

Dopo aver riavviato Chrome, quando il software rileva la presenza di un contenuto multimediale in riproduzione, mostra un pulsante Play come quello visibile nello screenshot di seguito. Premendolo si ha immediato accesso a un riquadro che raccoglie informazioni sul filmato o il brano in questione (fonte, titolo, autore), il tasto Play/Pause, quello per andare avanti e indietro.

La funzionalità Global Media Controls nella versione Canary di Chrome

Se nel browser sono in esecuzione più schede con contenuti multimediali in riproduzione, Global Media Controls agisce su quello avviato per primo. Al momento non è dato a sapere con certezza se e quando la funzionalità verrà integrata nella versione finale, ma con tutta probabilità arriverà con Chrome 77. Risulta parecchio utile, ad esempio, per chi ascolta musica in streaming durante le sessioni di navigazione o il lavoro.

Non mancano ovviamente estensioni di terze parti che già oggi fanno altrettanto, ma poterne disporre direttamente all’interno di Chrome e con supporto nativo sarebbe senz’altro comodo. La caratteristica è al momento in fase di test su tutte le edizioni desktop (Windows, macOS e Linux), come già detto esclusivamente nella release Canary.



Source link