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lunedì, Nov 16

Un punto per capire cosa sta succedendo in Calabria per l’emergenza Covid



Da Wired.it :

Il commissario ad acta della Regione Calabria, Giuseppe Zuccatelli, ha annunciato le sue dimmissioni prima ancora di ricevere il decreto di nomina da parte del governo. Il manager sanitario era finito al centro di aspre polemiche dopo una serie di gaffe e atteggiamenti negazionisti verso il Covid-19

Calabria Covid
(foto: Ipa)

Il manager sanitario Giuseppe Zuccatelli si dimette dalla carica di commissario ad acta alla Sanità della Regione Calabria, a una settimana di distanza dalla sua nomina non ancora formalizzata. Lo ha annunciato Zuccatelli stesso nella giornata di lunedì 16 novembre, dopo un’interlocuzione telefonica con il ministro della Salute Roberto Speranza. Solo poche ore prima, in mattinata, aveva dichiarato al Tgr di Rai 3 della Calabria: “Un passo indietro? Non spontaneamente, se me lo chiede il ministro rinuncio”. Una volta confrontatosi con il ministro Speranza, ha cambiato idea: “Con la stessa rapidità con cui ho accettato, mi dimetto per il rispetto che ho, e ho sempre avuto, per le istituzioni”.

Adesso, fra i membri del governo, c’è già chi invoca la nomina di Gino Strada, fondatore di Emergency, o di Eugenio Gaudio, medico ed ex rettore dell’università La Sapienza di Roma (ma non c’è ancora nulla di certo). Ma come si è svolta esattamente la brevissima parabola discendente di Zuccatelli, durata a malapena una settimana?

Un caso infelice dopo l’altro per la zona rossa Calabria

L’ultimo commissario ad acta della sanità calabrese era stato chiamato dal governo a sostituire Saverio Cotticelli che, davanti alle telecamere della trasmissione Titolo V di Rai 3 del 6 novembre scorso, aveva rivelato di non sapere di essere il responsabile della redazione del Programma operativo per la gestione dell’emergenza Covid-19 per la Regione Calabria (all’epoca, appena diventata zona rossa a rischio di contagio elevato). 

In carica dal 2018, Cotticelli si era appena visto rinnovare la fiducia da parte del governo Conte bis, con l’approvazione in Consiglio dei ministri (Cdm) del cosiddetto Decreto Calabria bis che proroga la gestione straordinaria della sanità della Regione per i prossimi tre anni, rinnovando il primo decreto di fine 2019. Dopo aver dimostrato in diretta televisiva a tutta Italia la propria incompetenza, però, Cotticelli è stato costretto a presentare le dimissioni, preannunciate dallo stesso presidente del Consiglio Giuseppe Conte. A quel punto, il governo ha deciso di far subentrare Giuseppe Zuccatelli come nuovo commissario ad acta e lì si è raggiunto l’apice delle polemiche rispetto alla competenza 

Un video risalente allo scorso maggio (ora diventato virale), infatti, ritrae Zuccatelli mentre dice che la mascherina non serve a un cazzo e che per trasmettere il Covid-19 serve un bacio con la lingua lungo almeno 15 minuti. Affermazioni che il manager si era affrettato a ritrattare sempre al Tgr Calabria questa mattina, ammettendo che si trattava “sicuramente di fesserie” e dichiarando “non sono negazionista e non c’è alcun dubbio che le mascherine sono indispensabili, così come lo sono il mantenimento della distanza e il lavaggio frequente delle mani”. 

Peccato che solo venerdì scorso, 13 novembre, a una richiesta di chiarimenti sulle sue posizioni da parte di un inviato di Titolo V, Zuccatelli aveva risposto su WhatsApp con un link che rimandava all’articolo del sito di destra nazionalista ImolaOggi su un controverso studio contro l’uso delle mascherine, dal titolo: “Studio Usa: Come trasformare gli asintomatici in malati? Con le mascherine”. Come riporta il Fatto Quotidiano, tra l’altro, l’articolo in questione è stato scritto in originale da Affaritaliani.it con il titolo, un po’ diverso (ma in ogni caso discutibile), di “Covid, uso prolungato della mascherina? Può far inalare meglio il virus”. Inutile dire che, con questa ennesima gaffe, il manager ha segnato la fine sul nascere della sua carriera di commissario ad acta della Calabria – l’ultimo di una lunga serie di insuccessi per una sanità locale ormai allo stremo.

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[Fonte Wired.it]