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mercoledì, Feb 24

Un sospettato dell’omicidio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia si è dichiarato colpevole



Da Wired.it :

Dopo quasi 4 anni di indagini, Vince Muscat ha detto a un giudice di essere il responsabile dell’omicidio della giornalista investigativa maltese, uccisa con un’autobomba nell’ottobre del 2017 per aver fatto il suo mestiere

I resti dell’automobile di Daphne Caruana Galizia (foto: STR/AFP via Getty Images)

Vince Muscat, uno dei sospettati dell’omicidio della giornalista investigativa maltese Daphne Caruana Galizia, si è dichiarato colpevole, consentendo l’arresto di altre tre persone coinvolte nel delitto. Dopo quasi 4 anni di investigazioni, la confessione di Muscat segna una svolta nelle operazioni processuali.

Daphne Caruana Galizia è stata uccisa con un’autobomba nel 2017. La sua auto è stata fatta esplodere con dell’esplosivo plastico C4, nascosto nel veicolo e attivato con un codice inviato via sms, ha dichiarato davanti al giudice Vince Muscat. La reporter stava conducendo un’indagine su un caso di corruzione legato alla costruzione di una centrale elettrica da parte di Electrogas, una società energeticea. Uno dei proprietari dell’azienda è il magnate Yorgen Fenech, ora accusato di essere il mandante dell’omicidio. Infatti, secondo le prove raccolte, Caruana Galizia aveva ricevuto migliaia di email e documenti che avrebbero provato le pratiche corruttive dell’imprenditore. Perciò sarebbe stata uccisa prima di poter svelare i risultati della sua indagine. Fenech, che si dichiara innocente, è stato arrestato nel 2019 mentre tentava di lasciare Malta a bordo di uno yacht ed è in attesa di essere processato.

Daphne Caruana Galizia
(foto: daphnecaruanagalizia.com)

A seguito dell’omicidio l’ex primo ministro di Malta Joseph Muscat (nessuna parentela con il reo confesso Vince Muscat) si è dimesso, a causa del presunto coinvolgimento di alcuni membri del suo governo con lo scandalo di corruzione relativo all’assegnazione dell’appalto per la centrale elettrica. I ministri in questione sono Keith Schemri, capo di gabinetto, Konrad Mizzi, ministro del Turismo e Chris Cardona, ministro dell’Economia. Il figlio della giornalista, Paul Anthony Edwards, parlando con la Bbc ha definito il governo maltese una mafia di stato, sostenendo che la madre sia stata uccisa per essersi messa tra “la legge e chi cercava di violarla”.

Oltre a Vince Muscat, sono in arresto dal 2017 i due fratelli George e Alfred Degiorgio, accusati di aver preso parte all’omicidio. I due continuano a dichiararsi innocenti, nonostante la confessione di Muscat, che ha cambiato strategia per ottenere uno sconto della pena. Muscat è stato infatti condannato a 15 anni di reclusione e ha ricevuto la grazia per il coinvolgimento in un altro delitto avvenuto nel 2015, per aver collaborato con la giustizia. Le sue dichiarazioni hanno portato inoltre all’arresto di altri due fratelli, Adrian e Robert Agius, e di un loro complice, Jamie Vella, accusati di aver fornito l’esplosivo per uccidere la giornalista e le indicazioni per usarlo. Secondo il Times of Malta, lo scorso ottobre, Augias e Vella avrebbero provato a offrire del denaro a Muscat per comprare il suo silenzio.

Muscat si è dichiarato colpevole di tutte le accuse ricevute nel caso Caruana Galizia: omicidio volontario, innesco e possesso di esplosivi, congiura criminale, coinvolgimento nelle attività di un’organizzazione criminale. Stando alle sue dichiarazioni, il piano originale era di sparare alla giornalista con armi di precisione. Tuttavia i fucili forniti a Muscat e ai fratelli Degiorgio da Agius e Vella si sono rivelate difettose. Per questo i complici sono passati all’esplosivo. Secondo Muscat, l’sms che ha innescato l’esplosivo sarebbe stato inviato da George Degiorgio.

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[Fonte Wired.it]