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mercoledì, Set 16

Un tocco di Genius per il Roomba: ora l’aspirapolvere è molto più smart



Da Wired.it :

Abbiamo provato l’esperienza della nuova piattaforma Genius sul Roomba i7+. Il mapping potenziato funziona molto bene

iRobot Genius Home Intelligence è una nuova piattaforma software che consente alla linea di aspirapolvere robot Roomba e ai robot lavapavimenti Braava Jet di diventare ancora più intelligenti. Abbiamo testato nel quotidiano questa novità e possiamo anticipare che sono state mantenute tutte le promesse. È questo il nuovo corso dei Roomba. Non si parla più solo di robot autonomi ma collaboratori capaci di eseguire specifici ordini e suggerire anche nuove routine di pulizia in base agli ambienti, la stagione e le indicazioni fornite da eventuali altri dispositivi IoT presenti in casa.

Il test con Roomba i7+

Il nuovo software, introdotto con l’aggiornamento 5.0 della app iRobot, sblocca le funzioni potenziate sui modelli i7/i7+, s9/s9+, Braava jet m6. Il test di Wired è stato realizzato con i7+, già recensito positivamente lo scorso anno. Un modello dotato di svuotamento automatico grazie alla all’unità Clean Base dotata di sacchetti usa-e-getta nonché aspiratore. Già ai tempi era emersa la qualità dei sensori, capaci non solo di agevolare l’autonomia operativa, ma anche rilevare il livello di sporco e agire di conseguenza.

Roomba i7+

Per le zone da evitare invece si faceva affidamento al Dual Mode Virtual Wall, una sorta di dispositivo da posizionare per terra per creare una barriera invisibile – lineare da tre metri o circolare da sessanta centimetri di diametro intervenendo su una levetta. Infine molto apprezzata l’interfaccia vocale via Amazon Alexa e Google Assistant.

Cosa cambia con Genius

L’iRobot Home App è stata completamente riprogettata per mettere a disposizione degli utenti un centro di comando più potente capace di abilitare agevolmente ogni tipo di personalizzazione. Com’è risaputo i Roomba di ultima generazione con wi-fi sono in grado di ricostruire una mappa dell’appartamento, ma con Genius si spingono oltre consentendo di personalizzare gli ambienti, oltre che nominarli. L’app si affida al machine learning per comprenderne e suggerirne la tipologia, ma l’utente volendo può intervenire direttamente scegliendo da un elenco o digitando personalmente i nomi. L’utente poi ha anche la libertà di stabilire perimetri e spazi.

Schermata principale e creazione routine preferite

In questo modo il risultato finale è una mappa che corrisponde esattamente e in ogni dettaglio agli spazi reali. O meglio, agli spazi a cui il robot può accedere. Cucina, salotto, bagno, ingresso, etc. La mappatura è fondamentale poiché con l’interfaccia vocale supportata dai dispositivi domotici (Amazon, Google e compatibili) si può dire direttamente al Roomba quale stanza, oggetto o zona pulire. Per esempio “Hey Google, aspira il tappeto” oppure “Hey Google, aspira la cucina“.

Mappatura intelligente

Utilissima e efficiente la funzione che consente di creare zone off-limits. In pratica invece di impiegare i dispositivi Dual Mode Virtual Wall in punta di dita sullo schermo sì può stabilire un’area vietata per i Roomba. Nel nostro caso è stato fondamentale nei pressi di un’ellittica, per evitare che si infilasse sotto le pedane, e nell’area dei sanitari sospesi, perché ogni volta si rischiava l’incastro fatale.

Intuisce anche le abitudini

Il dettaglio che stupisce di più di Genius riguarda i suggerimenti. I robot dopo un breve periodo di ambientamento iniziano a notificare pulizie specifiche oppure cadenzate. Insomma, imparano a conoscere le abitudini della casa e agiscono di conseguenza. Per esempio se si fanno le pulizie in giorni specifici o si interviene sempre in alcune zone in determinati orari è lo stesso sistema a suggerire di attivare una routine. Già, perché un altro vantaggio è che si può calendarizzare settimanalmente via app quando, dove e come pulire (singola o doppia passata). Creare una vera e propria pianificazione selezionando ambienti o oggetti. Il tutto funziona in maniera così fluida che alle volte ci si dimentica dell’attività del Roomba. Semplicemente si torna a casa dal lavoro e si trova pulita. Per altro se si dispone di dispositivi IoT che rilevano la presenza oppure che agiscono sulla serratura, l’aspirapolvere si può attivare autonomamente non appena si varca l’uscio.

Pianificazione e personalizzazioni

Efficiente anche la possibilità di attivare routine serali o dopo i pasti. Nel primo caso magari una pulizia nei pressi del divano dopo una sessione di couch potatoes. Nel secondo caso dopo pranzo o cena per eliminare le briciole. Poi se si ha un animale domestico quasi salvifico l’intervento automatizzato almeno una volta al giorno su tutta la casa o nei pressi della cuccia.

I “consigli stagionali” non li abbiamo provati perché scattano solo in alcuni momenti dell’anno, ma dovrebbero abilitare suggerimenti di pulizia in relazione ai periodi delle allergie o del cambiamento del pelo degli animali domestici.

Un vero collaboratore domestico

Genius fa intuire quel che ci aspetta per il futuro. Robot sempre più collaborativi capaci di muoversi in autonomia ma in relazione alle nostre esigenze e spostamenti. Fa effetto vedere il Roomba aspirare una stanza mentre magari la signora (o il signore) delle pulizie lava da un’altra parte. Così come uscire di casa lasciando un’apocalisse briciolosa e tornare con i pavimenti lustri.

Se però si potesse esprimere un desiderio sarebbe bello poter programmare il Roomba anche con i comandi vocali invece che via app. Sì, lo sappiamo, forse è chiedere troppo in questo momento, ma funziona così con le aspettative crescenti.

Wired:

Semplice da usare ed efficiente; basta un aggiornamento della app iRobot; pulizia puntuale

Tired:

Si può programmare solo via app e non con i comandi vocali

Voto:

9

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[Fonte Wired.it]