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lunedì, Ott 31

Una centrale idroelettrica sotterranea: è la Sant’Antonio e si trova in Alto Adige

da Hardware Upgrade :

La storia della centrale idroelettrica di Sant’Antonio che conosciamo oggi inizia il 21 aprile 2015, quando la Eisackwerk Srl, società operante nel settore dello sviluppo, realizzazione e gestione d’impianti idroelettrici, prende in gestione la centrale dall’uscente SE Hydropower. I proprietari Hellmuth Frasnelli, imprenditore edile di Laives, e Karl Pichler, commercialista di Nova Ponente, si trovano a gestire un impianto con 72 MW di potenza installata e circa 270 GWh annui di produzione.

Nel 2019 la Giunta provinciale diede il via libera al piano di misure ambientali per il triennio 2019-2021, prevedendo un importo complessivo di 6 milioni di euro, e la Eisackwerk dà vita a un progetto che durerà 29 mesi per rimodernare l’impianto, aumentarne l’efficienza oltre il 10% e ridurne l’impatto ambientale, seguiti da Studio G per quello che concerne la sicurezza, controllo di qualità e tecnologia.

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Sabato 29 ottobre il “nuovo” impianto di Sant’Antonio è stato inaugurato con una cerimonia ufficiale, in mattinata, seguita nel pomeriggio dall’invito alla cittadinanza ad osservare l’opera ingegneristica, unica in Italia, che vede tutta la parte nuova dell’impianto scavata nella roccia porfirica.

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Come ha spiegato Studio G ”Probabilmente per la prima volta è stato costruito un grande serbatoio sotterraneo in galleria con 95.000 metri cubi come bacino di compensazione per ridurre l’effetto di hydropeaking del ricettore, la Talvera, e quindi migliorare significativamente la qualità dell’ecologia acquatica e la sicurezza del corso fluviale per gli usi ricreativi”.

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L’opera è stata realizzata dal 2016 al 2019. Il direttore tecnico di Eisackwerk, Paolo Pinamonti, l’ha definita ”Un progetto esemplare per l’innovazione tecnica e l’utilizzo sostenibile ed ecologico delle fonti energetiche rinnovabili in tutta Europa… Si tratta di un capolavoro in termini di innovazione e sostenibilità, efficienza ed ecologia, oltre che di architettura e design. È considerata la centrale idroelettrica più moderna d’Italia nonché un progetto di spessore internazionale”.

La centrale idroelettrica è, oggi come vent’anni fa, la quinta più grande dell’Alto Adige, la parte della regione Trentino Alto Adige gestita dalla Provincia autonoma di Bolzano; ha una capacità di oltre 100 megawatt e produce oltre 400 gigawattora di energia pulita l’anno, pari al consumo annuale di circa 100.000 famiglie altoatesine.

L’energia prodotta è immessa nella rete Terna e venduta nella borsa elettrica.


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