Seleziona una pagina
lunedì, Set 23

Una chirurga racconta cosa cinema e serie tv non hanno capito della chirurgia


Tra scariche di adrenalina e amori tra colleghi, la vita è movimentata negli ospedali e nelle sale di primo soccorso della serialità e dei lungometraggi. Ma la realtà è un po’ più grigia: parola di medico

Film e serie tv di successo ci hanno fatto credere, per anni, che dottori e chirurghi negli States fossero belli come George Clooney e Patrick Dempsey. Ma non solo: la sala operatoria e il pronto soccorso sono due luoghi in cui professionalità e competenza trionfano (quasi) sempre, non importa in che condizioni è arrivato il paziente.

Molte dinamiche da film della serialità americana nelle emergency room sono però davvero surreali, se paragonate alla realtà che i professionisti in carne e ossa si trovano ad affrontare ogni giorno. Ci sono molte regole e procedure da rispettare in ospedale, anche in nome della privacy, ad esempio.

Lo conferma in questo video Annie Onishi, specialista in chirurgia alla Columbia University, passando in rassegna molte scene di film e serie di successo (da Grey’s Anatomy a Dottor House). Onishi conferma che la mitica frase “lo stiamo perdendo” è pura fiction: non l’ha mai sentita in tutta la sua carriera. Inoltre, nessuno schiaffeggia un paziente che non si risveglia dopo un intervento e non servono certo venti persone per eseguire un appendicectomia.

Insomma, dopo aver visto questo video con attenzione, stupirete amici e partner durante la visione di un film, sconfessando miti e cliché. Ma sarete costretti anche a fare autocritica su tutte le volte che avete davvero creduto a certe scene.

Potrebbe interessarti anche





Source link