L’impronta ambientale di ChatGpt: quanto energia consuma?
Secondo Sam Altman, amministratore delegato di OpenAI, l’azienda che sviluppa il popolare chatbot di intelligenza artificiale, ChatGpt consuma poca energia per rispondere alle domande degli utenti. In media, il consumo energetico di ChatGpt è pari a quello di un forno in un secondo o al quantitativo di acqua in un quindicesimo di cucchiaino per raffreddare i data center.
Altman ha condiviso un articolo sul suo blog in cui delinea il futuro della società nell’era dell’IA e riapre il tema dell’impronta ambientale di questa tecnologia. Secondo il CEO di OpenAI, l’Intelligenza artificiale ha portato al mondo più benefici che rischi, consumando meno di quanto ci si aspetti.
I dati del consumo energetico di ChatGpt
Una risposta media di ChatGpt pesa circa 0,34 wattora, più o meno quanto consumerebbe un forno in poco più di un secondo, o una lampadina ad alta efficienza in un paio di minuti. In termini idrici, il consumo di acqua è nell’ordine di un quindicesimo di un cucchiaino d’acqua.
Altman sottolinea inoltre che col tempo i costi e i consumi dell’intelligenza artificiale dovrebbero avvicinarsi sempre di più a quelli dell’elettricità grazie ai progressi tecnologici, ad una maggiore efficienza dei modelli e ad un’offerta di energia nel prossimo decennio che sarà “abbondante a livelli radicali”.
Le soluzioni per ridurre il consumo energetico dell’IA
Il consumo di energia dell’IA è un tema a cui diverse aziende tecnologiche stanno cercando soluzioni. Google sta pensando di attingere energia da piccoli reattori modulari, mentre Microsoft è tornata ad investire in centrali nucleari per i suoi data center.
Il futuro dell’IA e il progresso scientifico
Secondo Altman, “l’intelligenza artificiale contribuirà al mondo in molti modi, ma i vantaggi in termini di qualità della vita derivanti dall’IA favoriranno un progresso scientifico più rapido e una maggiore produttività, il futuro può essere di gran lunga migliore del presente. Il progresso scientifico è il principale motore del progresso complessivo”.
FP
