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martedì, Ott 29

Una vita da Lina Wertmüller


La più importante regista italiana del Novecento, appena insignita dell’Oscar alla carriera, in tante foto con i protagonisti dell’epoca d’oro del cinema italiano (e non solo)

È stata la prima donna nella storia a essere candidata al premio Oscar come migliore regista per il film Pasqualino Settebellezze nella cerimonia del 1977: basterebbe quest’unico episodio per capire l’importanza di Lina Wertmüller – nata Arcangela Felice Assunta Wertmüller von Elgg Spanol von Braueich – nel mondo del cinema internazionale.

Quello stesso mondo che nei giorni scorsi le ha assegnato un Oscar onorario e una stella nella Hollywood Walk of Fame per celebrare oltre 50 anni di carriera, il cui apice è rappresentato da pellicole come Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto, Mimì metallurgico ferito nell’onore e dal sodalizio artistico con Giancarlo Giannini e Mariangela Melato.

Sovente prestata al teatro lirico, la sua produzione è caratterizzata da una vena ironica inconfondibile, manifesta già dai titoli dei film. Proprio uno di questi titoli vanta il record nel Guinness dei primati come più lungo nella storia del cinema: Un fatto di sangue nel comune di Siculiana fra due uomini per causa di una vedova. Si sospettano moventi politici. Amore-Morte-Shimmy. Lugano belle. Tarantelle. Tarallucci e vino., pellicola del 1978 con Sophia Loren, Marcello Mastroianni e Giannini.

Per celebrare la figura di questa donna, la cui lunghissima biografia lavorativa e personale solo in parte restituisce l’importanza artistica di cui è investita oggi, abbiamo raccolto alcuni bellissimi scatti d’epoca.

 

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