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Un’altra cometa Atlas è arrivata nel nostro Sistema solare ed è una sorprendente e magnifica striscia dorata

by | Nov 6, 2025 | Tecnologia


Seppur oscurata dalla fama della cometa 3I/Atlas, la cometa interstellare recentemente scoperta C/2025 K1 Atlas, soprannominata come “l’altra Atlas”, ha dato comunque vita a uno spettacolo degno di nota. Alcune nuove immagini, infatti, la ritraggono nel momento del perielio, ossia il punto del suo viaggio più vicino al Sole, in cui si è trasformata in una sorprendente striscia dorata, sopravvivendo così all’incontro ravvicinato con la nostra stella, che molti esperti invece ritenevano avrebbe segnato la sua fine.

L’altra cometa Atlas

La cometa C/2025 K1 Atlas è stata scoperta a maggio 2025 dagli astronomi dell’Asteroid Terrestrial-impact Last Alert System (Atlas) e ha raggiunto il perielio l’8 ottobre scorso, arrivando a soli 50 milioni di chilometri dalla nostra stella. Una distanza, come ricorda Live Science, eccezionalmente bassa: basta pensare che è quattro volte più vicina di quanto sia riuscita a fare la cometa 3I/Atlas durante il suo perielio il 29 ottobre scorso. Ed è proprio per il clamore suscitato da questa ultima cometa interstellare, scoperta all’inizio di luglio scorso sempre dagli astronomi dell’Atlas, che la C/2025 K1 era rimasta finora in gran parte inosservata.

Un incontro tutt’altro che fatale

Proprio a causa della distanza così minima, o meglio dell’intensa forza gravitazionale di questo incontro ravvicinato, molto esperti hanno ritenuto che la cometa C/2025 K1 Atlas non sarebbe sopravvissuta al perielio, ma anzi si sarebbe disintegrata. Ad accorgersi, invece, che la cometa era riuscita a sopravvivere è stato l’astronomo amatoriale Dan Bartlett che il 29 ottobre, mentre 3I/Atlas raggiungeva il perielio, ha scattato una foto di C/2025 K1 da June Lake, in California, mostrando la cometa con un caratteristico bagliore dorato e una lunga coda. “Questa cometa non avrebbe dovuto sopravvivere al perielio dell’8 ottobre”, ha commentato Bartlett a Spaceweather.com. “Ma è sopravvissuta, e ora mostra una colorazione rosso/marrone/dorata raramente osservata nelle comete“. Un colore unico osservato anche da almeno altri due fotografi, sempre in California e in Arizona.

Il colore della cometa Atlas

Come racconta Spacewearther.com, la maggior parte delle comete è verde, a volte blu, questo perché alla luce del Sole, i gas diventano verdi a causa del carbonio biatomico e blu a causa del monossido di carbonio ionizzato. La chimica di questa cometa della Nube di Oort è perciò particolarmente strana: mancherebbe dei composti di carbonio normalmente presenti nelle comete, secondo quanto riportato in un post sul blog Astronomer’s Telegram da David Schleicher, astronomo del Lowell Observatory. “Tutte le specie contenenti carbonio sono insolitamente basse“, ha scritto l’esperto. A quanto pare, quindi, sottraendo i colori verde e blu, si ottiene l’oro, anche se non sappiamo ancora spiegarne il motivo. “La cometa è alquanto notevole alla sua magnitudine 9”, ha affermato Bartlett, sottolineando come sia visibile fino all’inizio di dicembre, con un comune telescopio puntato verso il confine tra le costellazioni della Vergine e del Leone poco prima dell’alba.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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