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lunedì, Ago 24

Università, come avverrà la riapertura a settembre



Da Wired.it :

L’apertura dovrà rispettare le linee guida del comitato tecnico scientifico per affrontare l’emergenza coronavirus, tra cui capienza ridotta delle aule e mascherina obbligatoria

(Foto: Piero Cruciatti/Afp via Getty Images)

Dopo mesi di chiusura, anche per le università è arrivato il momento di riprendere le consuete attività accademiche. Un inizio che dovrà, però, seguire le linee guida stilate dai rappresentanti degli atenei e approvati dal Comitato tecnico scientifico. L’obiettivo è di garantire il diritto allo studio, scongiurando soprattutto la fuga degli studenti fuori sede, ma mantenendo alto il livello di sicurezza.

Come anticipato da Repubblica, a partire da settembre le facoltà italiane saranno a capienza ridotta: le aule potranno essere occupate solo al 50% e, in parallelo, ci sarà un potenziamento della didattica a distanza in quanto le lezioni saranno contemporaneamente trasmesse in streaming per poter permettere anche agli assenti di seguire. Esami e laboratori, invece, saranno solo in presenza e verranno organizzati secondo le modalità scelte da ciascun ateneo. Per accedere ad aule, biblioteche e altri spazi condivisi bisognerà obbligatoriamente indossare la mascherina che potrà essere tolta solo all’aperto.

Le altre linee guida

Poiché il numero degli studenti che potrà seguire le lezioni dal vivo è stato dimezzato, gli atenei italiani hanno studiato un sistema di prenotazione dei posti a cui è possibile accedere tramite app. Lo stanno già testando le università di Bologna, Catania, Padova, Cagliari e Milano (università Statale). In aula verranno indicati i posti dove ci si potrà sedere, cercando di mantenere il metro di distanza anche in quelle organizzate con un sistema di sedute fisse. Gli spazi dovranno, inoltre, essere frequentemente sanificati e in ciascuno di essi sarà dotato di gel igienizzanti per le mani e garantito il ricambio d’aria.

Non verrà misurata la temperatura all’entrata delle varie facoltà, ma si richiede agli studenti di rimanere a casa in presenza di sintomi quale febbre, raffreddore e tosse e di informare l’ateneo che, a sua volta, lo comunicherà alle autorità sanitarie. L’eventuale chiusura della facoltà verrà valutata caso per caso e si cercherà di tracciare chi sia venuto a contatto con il nuovo positivo. Infine, verranno predisposte nuove modalità di entrata e di uscita al fine di evitare gli assembramenti nelle aree di maggiore affluenza.

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[Fonte Wired.it]