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venerdì, Feb 17

Unlocked è il thriller che vi farà venire voglia di spegnere per sempre il cellulare



Da Wired.it :

Realizzerà solo troppo tardi di essere stata hackerata, quando il suo aguzzino comincerà a distruggere la sua vita metodicamente caricando a sua insaputa sui social foto e commenti sconcertanti, alienandole amicizie e conoscenze prima di aggiungerla alla sua schiera di vittime. Uno schema consolidato, anche nei casi reali di furto d’identità. Nel frattempo, Nami ha fatto amicizia con Jun-Young, un ragazzo dal viso anonimo, diventato cliente abituale del bar. Un’altra linea narrativa, prevedibilmente destinata a ricongiungersi con quella principale, segue il detective Ji-Man mentre scopre il cadavere di una donna scomparsa, mutilata nel cuore di un bosco: il luogo del ritrovamento – il primo di molti – è nei pressi della zona una volta frequentata col figlio  Jun-Young con cui non ha contatti da anni. Assieme al partner il poliziotto indaga sugli omicidi di un serial killer che potrebbe proprio il giovane.

Unlocked si ispira all’omonimo romanzo romanzo di Akira Shiga, di cui esiste già una trasposizione giapponese di Hideo Nakata, Stolen Identity, e un sequel. In questa versione la coppia perseguitata viene eliminata e resta solo Nami. L’oggetto dell’indagine è l’indissolubile intreccio tra la tecnologia e chi ne usufruisce; Unlocked lo sottolinea subito, aprendosi con una lunga e movimentata sequenza che immedesima lo spettatore nella protagonista e la segue in un’intera giornata dominata dall’uso dello smartphone. Il film offre una studio sulle innumerevoli azioni consentite da questo strumento – dal comunicare a scattare foto a fare acquisti – e delle parimenti innumerevoli insidie nascoste in queste attività digitali.



[Fonte Wired.it]