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Urina delle balene, perché è importantissima per la salute del nostro pianeta

da | Mag 5, 2025 | Tecnologia


Dall’Alaska alle Hawaii, i giganti del mare contribuiscono alla salute degli ecosistemi acquatici. L’urina delle balene, infatti, contiene tonnellate di sostanze nutritive, come l’azoto, che vengono trasportate per chilometri e chilometri, dalle acque ricche e fredde dove si nutrono alle coste vicino all’equatore dove questi enormi mammiferi si riproducono e partoriscono. A raccontarlo è stato un team di ricercatori coordinato dall’Università del Vermont che ha pubblicato i dettagli della scoperta in uno studio apparso su Nature Communications.

L’urina delle balene

Studi precedenti avevano già mostrato che le balene trasportano tonnellate di nutrienti dalle profondità degli oceani fino alle acque poco profonde. Nutrendosi nelle acqua profonde e defecando in superficie, infatti, rappresentano una risorsa fondamentale per la crescita del plancton, alla base della catena alimentare, e la produttività degli oceani. Nel nuovo studio, tuttavia, i ricercatori si sono accorti che anche attraverso le loro urine, questi cetacei riescono a disseminare orizzontalmente enormi quantità di nutrienti. In particolare, contribuiscono al trasporto di circa 4000 tonnellate di azoto ogni anno verso le zone costiere povere di nutrienti delle zone tropicali e subtropicali. “Queste aree costiere hanno spesso acque limpide, segno di un basso contenuto di azoto, e molte ospitano ecosistemi di barriera corallina, ha spiegato il biologo Joe Roman, tra gli autori del nuovo studio. “Il trasporto di azoto e altri nutrienti può essere importante per la crescita del fitoplancton, ovvero alghe microscopiche, e fornire cibo a squali, altri pesci e molti invertebrati”.

Un imbuto dall’Alaska alle Hawaii

Sappiamo, per esempio, che migliaia di megattere si spostano da una vasta area nel Golfo dell’Alaska, dove si nutrono, verso il Santuario Nazionale Marino delle Megattere delle Isole Hawaii, dove si riproducono. In questa area ristretta, secondo le stime del nuovo studio, l’apporto di nutrienti, come carbonio e azoto, provenienti da tonnellate di urina, escrementi, pelle e carcasse di balene è circa il doppio di quello che arriva dalle fonti locali. “Lo chiamiamo il grande nastro trasportatore delle balene o può anche essere pensato come un imbuto, perché le balene si nutrono su ampie aree, ma hanno bisogno di trovarsi in uno spazio relativamente ristretto per trovare un compagno, riprodursi e partorire”, ha commentato Roman. Inoltre, i piccoli non hanno l’energia necessaria per percorrere lunghe distanze come le madri e dato che la comunicazione tra i madre e figlio è continua, rimanendo in acque basse e sabbiose, dove il suono è attutito, potrebbe deviare l’attenzione di potenziali predatori, come le orche.

Un impatto su scala globale

Gli esemplari adulti, inoltre, si nutrono di krill e aringhe alle alte latitudini, come Alaska, Islanda e Antartide, e accumulano tonnellate di grasso. Basta pensare che alcune specie di balene aumentano di circa 14 chili al giorno in primavera, estate e autunno. Questo servirà per la loro migrazione, la più lunga di qualsiasi altro mammifero sul pianeta: la balena grigia (Eschrichtius robustus), per esempio, percorre quasi 11mila chilometri. Durante questi lunghi viaggi, le balene possono produrre più di 1000 litri di urina al giorno (noi ne facciamo meno di 2 litri al giorno). “Grazie alle loro dimensioni, le balene sono in grado di fare cose che nessun altro animale fa. Vivono la vita su una scala diversa”, ha commentato il co-autore Andrew Pershing. “I nutrienti arrivano da questi animali in migrazione e ciò cambia il nostro modo di pensare agli ecosistemi oceanici. Non pensiamo che altri animali, a parte gli esseri umani, abbiano un impatto su scala globale, ma le balene sì”.

Il sistema circolatorio del pianeta

Prima dell’inizio della caccia alle balene nel diciannovesimo secolo, secondo i ricercatori, gli apporti di nutrienti sarebbero stati addirittura tre volte maggiori, con un effetto quindi molto più significativo. “Molte persone pensano alle piante come ai polmoni del pianeta, che assorbono anidride carbonica ed espellono ossigeno”, ha concluso Roman. “Dal canto loro, gli animali svolgono un ruolo importante nel trasporto dei nutrienti. Gli uccelli marini trasportano azoto e fosforo dall’oceano alla terraferma attraverso i loro escrementi, aumentando la densità delle piante sulle isole. Gli animali costituiscono il sistema circolatorio del pianeta, e le balene ne sono l’esempio più estremo”.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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