da Hardware Upgrade :
Il segretario al Commercio USA, Gina Raimondo, vuole impedire alla Cina di recuperare il terreno nel settore dei semiconduttori, ma per farlo ha bisogno di più soldi dal Congresso. “Non possiamo lasciare che la Cina riceva questi chip. Punto“, ha dichiarato al Reagan National Defense Forum a Simi Valley, in California, riferendosi alle soluzioni per l’intelligenza artificiale. Lo riporta il sito Fortune. “Negheremo loro la nostra tecnologia più all’avanguardia“, ha aggiunto.
Il Bureau of Industry and Security (BIS) del Dipartimento del Commercio, colui che gestisce i controlli sulle esportazioni di tecnologia USA, negli ultimi due anni ha posto paletti sempre più stringenti per NVIDIA, AMD, Intel e le altre realtà del mondo dell’IA che vogliono intrattenere rapporti con la Cina. Washington si è sempre appellata a questioni di sicurezza nazionale, ma è chiaro che oltre ad evitare che Pechino potenzi il comparto militare vuole impedire di avere un ulteriore competitor sulla scena hi-tech.
“Ho un budget di 200 milioni di dollari. È come il costo di alcuni aerei da combattimento. Andiamo… Se siamo seri, dobbiamo finanziare questa operazione come avrebbe bisogno di essere finanziata“.
Raimondo ha poi lanciato una stoccata a NVIDIA e quelle società che cercano di aggirare le limitazioni alle esportazioni creando prodotti ad hoc per la Cina che si attengono, per un pelo, ai limiti stabiliti. “So che ci sono CEO di società di chip tra il pubblico che si sono un po’ irritati con me quando l’ho fatto perché state perdendo fatturato“, ha detto. “Così è la vita. Proteggere la nostra sicurezza nazionale è più importante delle entrate a breve termine“.
“Se si riprogetta un chip attorno a un particolare livello e questo consente loro di svolgere l’intelligenza artificiale, interverrò per controllarlo il giorno successivo“, ha detto Raimondo.
Jensen Huang, CEO di NVIDIA, ha fatto recentemente trasparire la difficoltà nel far combaciare affari e ragion di Stato. “Siamo un’azienda creata per fare affari e quindi cerchiamo di farli con tutti quelli che possiamo. D’altra parte, la nostra sicurezza nazionale conta e la nostra competitività nazionale conta“.
Dopo le decisioni di inasprire i limiti sulle importazioni, cosa che ha impedito a NVIDIA di continuare a commercializzare A800 e H800 in Cina, la società guidata da Huang ha ideato tre prodotti alternativi che rientrano nella nuova normativa. Inoltre, dopo lo stop alla vendita della RTX 4090, NVIDIA starebbe confezionando una RTX 4090D dedicata al grande Paese asiatico.
Secondo Raimondo, il dialogo con la Cina può servire a stabilizzare i legami tra i due Paesi, ma “in materia di sicurezza nazionale, dobbiamo tenere gli occhi ben aperti riguardo la minaccia. Si tratta della più grande minaccia che abbiamo mai avuto e dobbiamo affrontare il momento“.