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lunedì, Gen 30

USA, Paesi Bassi e Giappone: accesso limitato alla Cina per macchinari DUV

da Hardware Upgrade :

L’amministrazione Biden ha raggiunto un accordo con Giappone e
Paesi Bassi
allo scopo di limitare l’accesso della Cina alle
tecnologie e ai macchinari destinati alla produzione di chip. La
notizia diffusa da
Bloomberg
, che indica come Giappone e Paesi Bassi abbiano trovato un
punto di incontro per adottare misure di controllo delle esportazioni
simili a quelle messe in campo dagli USA che hanno portato diverse aziende
a non poter vendere le loro tecnologie in Cina.

Dalle informazioni attualmente a disposizione sarebbero realt come ASML
nei Paesi Bassi e Nikon in Giappone
, entrambe impegnate nel settore
delle tecnologie per sistemi di litografia, ad essere toccate dalla misura
con un meccanismo di controllo sulle esportazioni. In ogni caso la
concretizzazione di questo accordo, con la piena attuazione, potrebbe
richiedere diverso tempo durante in quale i Paesi dovranno collaborare per
definire i dettagli legali della faccenda.




I tre Paesi non avrebbero intenzione di annunciare l’accordo in via
pubblica, come indicato anche dal primo ministro olandese Mark Rutte: “I
colloqui sono in corso, gi da molto tempo, ma non daremo comunicazioni. E
anche se si dovesse giungere ad una conclusione, discuteremo se darne
visibilit”. Dei contatti tra il governo USA e ASML se ne parla almeno da
luglio dello scorso anno: “Gli
USA vogliono che ASML smetta di vendere macchinari per la produzione di
chip alla Cina
“.

Le informazioni raccolte da Bloomberg indicano che l’accordo riguarder
alcune delle macchine per la litografia ad immersione di ASML destinate
alla litografia DUV – Deep Ultraviolet, utilizzata per i processi
produttivi maturi. Al momento esiste gi un divieto da parte del
governo olandese all’esportazione in Cina dei macchinari per
la litografia all’ultravioletto estremo (EUV – Extreme
Ultraviolet) necessari ai produttori di chip per la produzione
d’avanguardia a 5nm e 3nm.

Ostacolare l’accesso anche ai macchinari DUV rappresenterebbe  una
brusca frenata alle ambizioni cinesi di guadagnare rilevanza nella
produzione di chip. Va tuttavia considerato che la scorsa estate la stampa
cinese aveva riferito che SMIC, il principale produttore di semiconduttori
in Cina, aveva avviato la produzione di chip a 14 nanometri e aveva
iniziato la produzione di chip di prova a 7 nanometri
senza
impiegare macchinari esteri. Secondo i media cinesi SMIC avrebbe inoltre
gi avviato lo sviluppo della produzione a 5 nanometri, ma rimane un
mistero su come ci possa essere condotto senza poter accedere ai
macchinari EUV. E, in ogni caso, le informazioni erogate dalla stampa
cinese sono da considerare con il beneficio del dubbio.

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