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venerdì, Dic 13

Vale ancora la pena attendere con ansia Star Wars?


L’hype è ai minimi storici nonostante siamo arrivati alla fine di una trilogia con la quale abbandoniamo per sempre i personaggi classici. Che è successo per arrivare a questo?

Solo: A Star Wars Story ha dimostrato che anche Guerre Stellari può sanguinare. Con un incasso di 390  milioni dollari in tutto il mondo, il film su Han Solo è stata una catastrofe. Chiunque sarebbe felice di quei numeri ma se Il risveglio della forza incassa 2 miliardi di dollari, Rogue One 1 miliardo e Gli ultimi jedi 1,3 miliardi, raggranellare 300mila dollari è una tragedia. Quel film ha segnato una crepa in una corazza che pareva indistruttibile, dimostrando che forse un film di Guerre Stellari può fallire e forse non è più quel treno invincibile di fronte al quale gli altri devono scansarsi. Ad ora l’hype e l’aspettativa per il nuovo film, L’ascesa di Skywalker, sono infatti ai minimi storici per un Guerre Stellari. Visualizzazioni YouTube, ricerche su Google, discussioni su Reddit, post infiammati su Facebook, tutto è sottotono. Basti pensare a cosa accadde quando un’altra saga, quella Marvel, arrivava al suo ultimo capitolo, che delirio che fu.

Ora invece una serie televisiva, disponibile su un servizio streaming che non ha ancora nemmeno aperto in Italia e che si può vedere o tramite Vpn o nel circuito pirata è molto più cercata e discussa. The Mandalorian, il primo prodotto dell’universo Guerre Stellari dai tempi di Il ritorno dello jedi a mettere d’accordo tutti, sta riscuotendo decisamente più successo anche in doveva essere un contenuto buono per gli inizi di Disney+ e invece si sta diffondendo a macchia d’olio. Non ci sono nemmeno i personaggi classici, il protagonista è un mandaloriano (al momento) non imparentato con nessuno e l’attrattiva è quel fantastico tono west serioso e adulto. Ma anche solo guardando ai film che usciranno sotto Natale Jumanji: The Next Level attira molta più attenzione, per non dire Pinocchio di Matteo Garrone (che però esce un po’ prima, quindi è normale se ne parli di più).

Disney aveva messo in moto questa strategia del resto quando acquistò la Lucasfilm: un Guerre Stellari l’anno fino a che c’è interesse. Non è una deduzione, né un’intercettazione telefonica, fu detto chiaramente a tutti quanti. E ora che si prepara ad uscire il quinto film della gestione Disney l’impressione è che siamo vicini ad una revisione di questa politica. Con L’ascesa di Skywalker infatti abbandoneremo tutte le vestigia della trilogia originale. Qualsiasi cosa accada è evidente che le prossime produzioni non avranno Luke, Leia, Han, Vader… Alcuni sono morti, altri non torneranno, altri ancora sono defunti nel mondo reale. Certo ci sarà una serie tv su Obi Wan Kenobi e certo si potranno fare film ambientati all’epoca della prima trilogia ma quegli attori non li avrai più.

Una volta scavallato questo quinto film, Guerre stellari sarà ufficialmente un franchise come un altro. Il che non è per forza un male e anzi forse è un bene (si veda The Mandalorian!). Produrre senza la pressione del canone ufficiale lascia più libertà di pensare qualcosa di diverso. Il punto però è che quella Guerre stellari-mania che ha raggiunto il suo apice nel 2015 non è più tale. Ci sono nuove generazioni, molti nuovi franchise e un nuovo modello, quello della Marvel che funziona di più come calamita per l’immaginario. Non è un mistero che se Kevin Feige alla Marvel ha progettato tutto con cura, facendo in modo che ogni film portasse avanti una trama coerente e un arco unico, la nuovissima trilogia partita con J. J. Abrams, è stata poi modificata nel secondo film da Rian Johnson seguendo nuove direzioni, uccidendo quello che sembrava il grande villain, modificando alcuni percorsi (come quello di Luke) e spiazzando, e ora infine torna ad Abrams che dovrà adeguarsi a quel che è successo (e che non aveva previsto, lo ha dichiarato apertamente) per chiudere una storia che rimarrà comunque confusa. Un arco poco coerente, in cui non è chiaro cosa stiamo guardando, la storia di chi che fa cosa. È la storia di Rey e della sua educazione jedi? È la storia di Kylo Ren e della sua lotta tra lato chiaro e lato scuro? È la resistenza? È la storia nostra, dei fan, che tengono duro nonostante tutto?

Nonostante la casa madre sia la stessa, Guerre stellari non funziona come l’universo Marvel (ma nemmeno come quel delirio di Fast & Furious), non ha quella narrazione chiara che aiuta il pubblico a tenere l’interesse desto lungo diversi anni, e questo pesa. Dopo 5 film ora anche il credito di riconoscenza verso la saga sta scemando. Quanto incasserà questo ultimo film? Andrà peggio di Solo: A Star Wars Story? È possibile davvero che sia così un disastro?

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