Serenissima e ricchissima: al vecchio appellativo, Venezia può decisamente accostare un nuovo superlativo. Come riporta Il Sole 24 Ore, dalla sperimentazione sul biglietto da 5 euro per entrare in città, partito quest’anno con 29 date fino a luglio, nelle casse comunali arriveranno in tutto 2,4 milioni di euro.
Considerato che nelle prime 15 giornate i visitatori occasionali (chi non trascorre almeno una notte in una struttura ricettiva) sono stati in tutto 248mila per un incasso pari a 1,24 milioni di euro, con la stessa affluenza sarebbe infatti quella la cifra totale derivante dalla vendita dei tagliandi.
L’allargamento del biglietto
Il risultato ottenuto nell’anno in corso potrebbe dunque invogliare l’amministrazione comunale del capoluogo veneto ad aumentare il numero totale delle giornate in cui far valere il cosiddetto contributo d’accesso per il 2025, anno in cui la registrazione e il pagamento occorreranno anche per visitare le isole minori della laguna, compreso il Lido di Venezia. E se la giunta ha escluso di prevedere un numero chiuso, non è invece detto che non possa essere introdotta una soglia minima di avventori oltre la quale alzare la tariffa del biglietto da 5 a 10 euro.
Relativamente alle singole date, quella finora più remunerativa per le casse comunali è stata il 26 aprile, il venerdì del lungo ponte iniziato nel giorno della festa della Liberazione, quando entrarono e uscirono da Venezia circa 23.600 persone. Le prossime giornate che rientreranno nella sperimentazione saranno il 25 e il 26 maggio, l’8, il 9, il 15, il 16, il 22, il 23, il 29 e il 30 giugno e i primi due fine settimana di luglio.
Oltre ai turisti che scelgono di soggiornare a Venezia dormendo almeno una notte in una delle strutture cittadine, l’amministrazione comunale ha escluso dagli avventori soggetti al pagamento del biglietto d’ingresso anche i residenti di tutte le altre città del Veneto, oltre a studenti, lavoratori, proprietari di immobili che pagano l’Imu e titolari di contratti di locazione che non hanno spostato la residenza nella città antica, con i loro rispettivi parenti.