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venerdì, Feb 26

Verso la Milano Digital Week 2021: l’arte che ripensa il mondo, secondo Umberto Angelini



Da Wired.it :

Ospite della Milano Digital Week, il curatore del Teatro di Triennale Milano racconta come la pandemia abbia portato a un’accelerazione digitale di certi linguaggi artistici ma anche di quanta strada ancora si debba fare per ripensare certi modelli

Dal 2018 Umberto Angelini è direttore artistico del Teatro della Triennale di Milano, uno spazio che, all’interno di una delle istituzioni principali in Italia per quanto riguarda l’arte e il design, propone una programmazione innovativa e multisciplinare dedicata a performance, teatro, danza e musica. Un’offerta che, fedele ai suoi principi di ricerca, sperimentazione e innovazione, ha saputo adattarsi anche all’emergenza imposta dal coronavirus, ripensando in forma digitale alcuni appuntamenti data la chiusura dei luoghi di aggregazione culturale.

La tecnologia come opportunità per tenere viva l’arte e la cultura, quindi, ma anche come strumento per portare ulteriore innovazione e sperimentazione nei linguaggi e nei temi: di questo parlerà Umberto Angelini nel suo intervento previsto all’interno del palinsesto virtuale di Milano Digital Week 2021, che si svolgerà dal 17 al 21 marzo prossimi (tutte le info sul sito ufficiale). L’abbiamo intervistato per avere qualche anticipazione.

Angelini

Fra smart working, tracciamenti e flusso continuo di notizie, l’anno del coronavirus è stato anche l’anno di una potente accelerazione digitale: quali sono stati i cambiamenti più rilevanti nel settore dell’arte, delle performance e della cultura?

“La pandemia ha determinato la migrazione nella sfera digitale di contenuti artistici abitualmente poco rappresentati. Come Triennale Milano abbiamo realizzato per alcuni mesi talk quotidiani sul nostro canale Instagram, trasmesso in streaming spettacoli musicali e di danza, realizzato podcast, sviluppato contenuti digitali per Radio Raheem, nostro partner. Senza la pandemia, tutto sarebbe stato più lento. Per quanto riguarda il teatro non dobbiamo tuttavia dimenticare che è un’arte carnale, legata alla relazione unica con lo spettatore, e non può che avere senso in presenza. Qualora il digitale si limitasse a veicolare tout court quanto avviene in scena, sarebbe per me poco interessante. Sarei invece curioso di sperimentare nuovi formati creativi, appositamente ideati e realizzati per la trasmissione digitale, penso in particolare alle esperienze immersive”.

Le chiusure di teatri, musei e altri luoghi di spettacolo hanno messo in ginocchio un intero settore, anche se si sono tentate alcune soluzioni innovative: quali sono le speranze per il futuro?

“Dopo tanti mesi oggi è difficile comprendere, pur nella assoluta necessità di contenere la diffusione del virus e rispettare i parametri di sicurezza, la chiusura dei luoghi della cultura rispetto ad altre attività economiche e sociali. La questione si è fino ad oggi concentrata principalmente sull’offerta ma sarà necessario e urgente avviare una riflessione e implementare conseguenti strategie sul lato della domanda, al fine di stimolare il ritorno del pubblico nei teatri e nei cinema. Le parziali aperture dei musei fanno ben sperare in termini di affluenza, ma sarà un percorso lungo”.

La Digital Week di quest’anno si concentrerà su equità e sostenibilità: cosa rappresentano questi valori per lei e il suo lavoro?

“Valori fondamentali, a maggior ragione oggi, con il covid che ha accentuato maggiormente le diseguaglianze economiche, sociali, di genere. Va ripensato in modo radicale il modello dominante”.

Umberto Angelini sarà tra i protagonisti della nuova edizione di Milano Digital Week, Città equa e solidale, in programma dal 17 al 21 marzo 2021.

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[Fonte Wired.it]