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venerdì, Apr 21

Vi portiamo all’interno di uno dei più importanti centri di distribuzione Amazon in Italia

da Hardware Upgrade :

Qual il percorso di un pacco Amazon da quando clicchiamo su ‘Acquista’ a quando lo riceviamo a casa? un viaggio molto complesso e una visita presso il centro di distribuzione Amazon di Novara MXP6 ci ha permesso di conoscerne meglio un pezzettino e di vedere all’opera le innovazioni tecnologiche che ogni giorno vengono studiate dall’Innovation Lab.

Entrate con noi all’interno del centro di distribuzione Amazon di Novara MXP6

[HWUVIDEO=”3368″]Vi portiamo all’interno di uno dei pi importanti centri di distribuzione Amazon in Italia[/HWUVIDEO]

MXP6: Amazon alle porte di Novara

La struttura logistica di Amazon abbastanza complessa, ma volendo semplificare fa leva su alcuni nodi cruciali, tra cui i centri di distribuzione. Sono enormi magazzini in cui vengono stoccati i prodotti che troviamo disponibili online e il loro lavoro cruciale per il buon funzionamento di tutta la filiera.

In Italia ne troviamo 10, tra cui quello che abbiamo visitato. La logistica di Amazon prevede poi 3 centri di smistamento e 37 depositi di smistamento, pi tutta una serie di hub che permettono di servire esigenze particolari, come quelle dei prodotti freschi o quelli di dimensioni importanti.

MXP6 uno dei pi recenti investimenti di Amazon sul territorio italiano, per la realizzazione di un capannone da 60.000 metri quadri alle porte di Novara, a due passi dall’uscita autostradale di Novara Ovest e molto vicina alla linea ferroviaria, che vedr proprio una nuova stazione dedicata a servire con il trasporto pubblico il magazzino.

Sono diversi i centri definiti MXP e la ragione semplice: per consuetudine i siti Amazon prendono il nome dall’aeroporto di riferimento pi vicino, in questo caso Milano Malpensa. Se vi ricordate, sul finire del 2022 avevo visitato BOS27, centro di ricerca e sviluppo Amazon Robotics nei dintorni di Boston, che prendeva il nome dalla sigla dell’aeroporto della citt statunitense.

Per MXP6 Amazon ha previsto di arrivare a regime a circa 900 dipendenti con contratto a tempo indeterminato in tre anni e oggi, a poco pi di un anno e mezzo dall’inaugurazione (settembre 2021) sono gi pi di 850 gli occupati a tempo indeterminato.

Essendo un centro di distribuzione di ultima generazione, MXP6 utilizza alcune delle pi recenti tecnologie di automazione messe in campo da Amazon Robotics e dall’Innovation Lab. Quest’ultimo un centro di ricerca e sviluppo, situato all’interno del sito Amazon di Vercelli, che si occupa dell’integrazione all’interno della logistica Amazon di tecnologie di terze parti, gi presenti sul mercato. Quello di Vercelli l’unico Innovation Lab sul territorio europeo e serve tutti i siti del continenti in termini di innovazioni tecnologiche.

MXP6 stato un importante benchmark per il team europeo di Advanced Technology dell’lEuropean Innovation Lab di Vercelli e le innovazioni messe a punto nel sito di Novara sono state introdotte poi in 70 altri siti del territorio europeo.

Ricezione, stoccaggio, spedizione: ecco il percorso di un prodotto Amazon

Nella visita al centro di distribuzione MXP6 abbiamo avuto l’occasione di parlare sia con il responsabile del sito, Alessandro Alberici, sia con Gianpiero Negri, Principal Manager – Amazon Global Robotics – Mechatronics, in trasferta per l’occasione a Novara.

Il centro di distribuzione MXP6 disposto su quattro piani: al piano terra troviamo la logistica dei prodotti in entrata e in uscita, mentre nei tre piani superiori stoccato l’inventario. Le nuove tecnologie Amazon sono attive su tutti i piani e le abbiamo potute vedere all’opera in modo pervasivo.

La robotica e l’automazione sono utilizzate per sgravare le persone dai compiti pi gravosi e da quellli pi ripetitivi: entrambi possono essere alla lunga logoranti. Troviamo un robot in grado di smontare in modo automatico un pallet in arrivo e dall’altro lato dello stabilimento uno in grado invece di ‘pallettizzare’ in modo autonomo un gruppo di scatole per la spedizione dei prodotti.

Molto interessante il metodo di stoccaggio all’interno del magazzino, definito ‘Random Store‘. Ogni oggetto viene stoccato in uno degli scaffali mobili a tasconi in base alle dimensioni e non per categoria merceologica. Il sistema di tracciamento e i robot semoventi sposta scaffali si occupano poi di trovare l’oggetto giusto al momento del click del cliente per la preparazione del pacco.

Uno ‘scaffale viaggiante’

Immagazzinare per dimensione e non per categoria permette ad Amazon di ottimizzare gli spazi e l’occupazione degli scaffali e inoltre porta con s anche alcuni benefici che rendono l’invio dei prodotti ai clienti maggiormente a prova di errore. Prendiamo ad esempio un caso tipico: un cliente ordina un solo libro di una serie; se davanti all’operatore si presentasse uno scaffale con tutti i libri della collana in serie, la possibilit di errore potrebbe essere elevata; se invece il robot gli porta uno scaffale nella cui tasca indicata c’ solo il libro giusto, magari assieme a un caricatore USB, una borsetta e uno spazzolino da denti, la possibilit di errore praticamente nulla. Discorso simile per altri tipi di prodotti: discernere tra le barrette al caramello salato e quelle alle arachidi, anche visivamente dal punto di vista cromatico potrebbe essere difficile e far perdere tempo all’operatore: se esse sono stoccate in posti diversi al momento della scelta l’operatore va in modo veloce a colpo sicuro.

Il piano del magazzino un viavai di scaffali mossi da robot e tutto all’interno dell’area robotizzata automatizzato. In caso qualcuno o qualcosa superi il confine (virtuale e fisico) che separa quest’area con quella dove si muovono gli operatori, scatta un allarme e il piano (ossia il movimento dei robot) si blocca completamente per ragioni di sicurezza. Capita per che sia necessario l’intervento umano all’interno dell’area robotizzata, ad esempio per la manutenzione o semplicemente per raccogliere qualche oggetto caduto dagli scaffali durante la fase di trasporto.

L’antenna di sicurezza indossata dagli operatori

Sarebbe impossibile bloccare ogni volta tutto il piano. A questo scopo c’ una squadra di operatori specializzata con particolari dispositivi che permettono di entrare nell’area robotizzata mentre operativa in piena sicurezza. Gli operatori indossano un dispositivo radio che permette la loro localizzazione precisa all’interno del piano e sono dotati di un tablet su cui stabiliscono il percorso che faranno per raggiungere l’oggetto caduto o l’apparecchio che necessita manutenzione. A questo punto, quando entrano nel piano con i sistemi di sicurezza attivati, i robot sanno della loro presenza e rallentano automaticamente in prossimit degli operatori. I robot hanno comunque anche un sistema di sicurezza integrato per cui sono in grado di rilevare la presenza di persone sul loro cammino con arresto immediato, ma il dispositivo di localizzazione degli operatori fa s che questa ultima sicurezza non entri in gioco, con arresti meno bruschi degli scaffali e la possibilit di percorrere vie alternative.

Un particolare interessante il fatto che a nessun robot permesso occupare il percorso dell’operatore umano: in caso di emergenza infatti egli deve aver la possibilit di tornare esattamente sui propri passi senza trovare ostacoli sul percorso.

interessante notare come, nonostante l’elevata automazione del sito, a MXP6 lavorino molte persone, con profili lavorativi avanzati. La grande presenza di robot e di sistemi di automazione porta ad avere nel sito diverse figure attive nella sorveglianza e nella manutenzione.

Ergonomia e sicurezza sono due delle parole d’ordine di MXP6, con anche un gruppo di persone dedicato a raccogliere suggerimenti e consigli da parte degli impiegati per creare soluzioni e buone pratiche condivise: il Safety Action Team.

Parole d’ordine: sicurezza, ergonomia e cura dei lavoratori

A qualcuno potrebbe suonare strano il connubio tra Amazon e le parole sicurezza, ergonomia e cura dei lavoratori, ma strano non : in un sistema altamente efficiente come quello dei magazzini Amazon incidenti, infortuni o giorni di malattia sono un costo vivo e minimizzarne l’impatto va a tutto vantaggio del processo produttivo e, in ultima istanza, del fatturato. Che sia filantropia o puro interesse capitalistico, resta il fatto che le condizioni di lavoro all’interno di un sito come MXP6 sono probabilmente tra le migliori che si possano trovare in Italia.

Anche il clima stesso all’interno del magazzino, con sedute di team building e buone pratiche tipiche del tecno-ottimismo della costa occidentale degli Stati Uniti (molto radicato nella Silicon Valley, ma che permea tutta la cultura imprenditoriale statunitense), funzionale al business, ma ha indubbie ricadute positive sulla vita quotidiana dei lavoratori.

Il Safety Action Team ne un chiaro esempio: non solo i suggerimenti dati dai lavoratori possono essere utili per creare piccole o grandi soluzioni, magari da esportare in altri siti, ma regala ai lavoratori stessi quel senso di
agency
(la sensazione soggettiva di controllare le proprie azioni e l’ambiente circostante) che – nuovamente – pu essere molto funzionale per massimizzare la resa delle risorse umane.

Dopo questo giro all’interno di uno dei pi recenti centri di distribuzione Amazon speriamo di avervi dato un’idea di quello che accade ai vostri prodotti dal click al suono del campanello del corriere, se siete arrivati fino a qui senza aver visto il video vi invitiamo a farlo, in quanto potete vedere all’opera alcune delle cose di cui vi abbiamo parlato. Naturalmente qui sotto nei commenti c’ spazio per la vostra discussione sui vari temi che abbiamo toccato in questo articolo.

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