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venerdì, Dic 18

Via la radio Fm da tutti gli smartphone dal primo gennaio 2021



Da Wired.it :

La causa è l’entrata in vigore delle richieste della legge 205/2017 con i recenti aggiornamenti del decreto Sblocca cantieri

radio fm smartphone
(Foto: Pixabay)

Dal prossimo 1° gennaio 2021, tutti gli smartphone dotati di radio Fm che sono stati venduti finora in Italia dovranno spegnere il servizio per rispettare l’entrata ufficiale in vigore della legge n. 205/2017 e la successiva integrazione del decreto Sblocca Cantieri. La procedura avverrà tramite un aggiornamento software che disattiverà la funzione, così già come operato da Samsung, che è stato il primo produttore a muoversi in questa direzione obbligata.

La legge 205/2017 (art. 1 comma 1044) richiede che tutti i dispositivi con radio Fm dovranno obbligatoriamente ricevere anche i servizi Dab+, ossia la radio digitale di ultima generazione. Il recente decreto Sblocca cantieri (art. 28 comma 5) ha inserito gli smartphone nell’elenco che annovera anche autoradio, impianti casalinghi e similari. Di fatto l’antenna dab+ rimane un componente molto raro sugli smartphone, con solo Lg Stylus 2 del 2016 tra quelli arrivati anche in Occidente.

Tutti gli altri smartphone con radio fm integrata non rispetteranno le richieste e dovranno dunque spegnere il servizio rispettando la scadenza del 1 gennaio 2021. Samsung è stata la prima società, con il modello Galaxy A50. Naturalmente, anche tutti i nuovi modelli dovranno disattivare la radio Fm, se sprovvisti di antenna Dab+. Come continuare ad ascoltare la radio sul proprio cellulare? Ci sono due modi.

Il primo è quello di non aggiornare lo smartphone dotato di radio Fm, ma è un’operazione sconsigliata dato che lo si lascia senza le ultime protezioni dalle minacce informatiche e ottimizzazioni a livello software.

La seconda è quella di scaricare le applicazioni per ascoltare la radio in streaming che si trovano gratuitamente sia per Android sia per iPhone. Ci sono app che accorpano migliaia di stazioni da tutto il mondo e ci sono quelle ufficiali delle singole emittenti, che mettono sul piatto anche funzioni extra come la diretta video, la possibilità di commentare e interagire con i vari programmi e i podcast.

In ogni caso, lo streaming di audio in streaming consuma una quantità esigua di traffico, rendendo l’ascolto delle radio dal web piuttosto parsimonioso in relazione al proprio pacchetto dati anche in mobilità.

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[Fonte Wired.it]