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martedì, Feb 01

Viaggi su Marte: si pensa all’ibernazione

Da Punto-Informatico.it :

Continua il lavoro dietro al voler andare su Marte – e oltre – da parte di tutti gli enti e le aziende interessate: il problema ad ora rimane però legato soprattutto al dover attendere qualche anno prima di arrivare sul Pianeta Rosso. Per fare chiarezza, la distanza dalla Terra e la Stazione Spaziale Internazionale è di 300 mila chilometri, contro i 50 milioni che distanziano invece la Terra e Marte. L’idea, adesso, sembra essere legata all’ibernazione.

Ci sta pensando l’ESA, Agenzia Spaziale Europea, che vorrebbe ibernare gli astronauti durante il viaggio, sia all’andata che al ritorno. Un recente studio di tipo Mission Concept and Requirements Assessment (MicRA), dal nome “European space agency’s hibernation (torpor) strategy for deep space missions: Linking biology to engineering” parla proprio di questo, e cerca di trovare una soluzione.

I viaggi verso Marte e lo Spazio Profondo sembrano richiedere l’ibernazione

I ricercatori che hanno fatto questo studio per l’ESA parlano di alcuni dati interessanti legati a modi e misure: per sopravvivere due anni in ibernazione, un astronauta avrebbe bisogno di 30 kg tra acqua e cibo. Differente invece il calcolo delle radiazioni, che essendo meno alterate dall’assenza di campo magnetico terrestre, potrebbero risultare fatali.

ibernazione

L’ibernazione è risolutiva anche per quanto riguarda il fattore psicologico: gli astronauti, senza soffrire di noia e solitudine, sarebbero meno aggressivi e quindi la parte importante del viaggio risulterebbe più leggera da vivere per loro.

I ricercatori si sono ispirati agli orsi, e quindi tra le varie opzioni si sta pensando addirittura al fare ingrassare gli astronauti. Risolto anche il problema del tono muscolare, visto che durante il sonno ci sono attivazioni di vie metaboliche che permetterebbero di avere effetti negativi minori sulla massa muscolare.

Non sappiamo se tutto questo verrà davvero mai preso in considerazione, ma resta certamente il fatto che ci saranno ancora problematiche da risolvere e test da valutare, ma l’ibernazione potrebbe eliminarne alcune.





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