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Viktor Orbán vuole vietare le associazioni sgradite al governo ungherese, dopo il Pride

da | Giu 28, 2025 | Tecnologia


Al presidente dell’Ungheria Viktor Orbàn non basta vietare il Pride: vuole poter fare chiudere tutte le associazioni non gradite al Governo.

La buona notizia è che l’Unione europea ha il potere di impedirglielo, approvando lo Statuto delle “Associazioni europee”, direttamente riconosciute dalla UE stessa. Lo farà? È ciò che chiediamo come Eumans, movimento paneuropeo di iniziativa popolare, con la partecipazione al Pride di Budapest del 28 giugno.

Nella mattinata di questa giornata abbiamo tenuto un’assemblea civica per discutere delle misure europee da mettere in campo per contrastare le violazioni dello stato di diritto che continuano a perpetuarsi per opera del governo di Viktor Orban. Il recente divieto della marcia del Pride è soltanto l’ennesimo grave caso di manifesta violazione delle libertà fondamentali. Tuttavia, se il provvedimento che ha vietato il Pride è stato al centro delle cronache degli ultimi mesi, lo è di meno un’altro provvedimento che pure può essere annoverato a pieno titolo tra gli atti liberticidi targati Orbàn.
Si  tratta della proposta di legge presentata a inizio giugno dal Governo Ungherese che punta a cancellare la libertà di associazione delle ONG sul territorio nazionale.

Una proposta di legge che limita non solo la libertà di espressione delle ONG, ma  anche la loro possibilità di ottenere finanziamenti dall’estero, spesso vitali per il sostentamento. Con il pretesto di considerare “minacce alla sovranità e alla cultura ungherese” diventerà ancora più facile sanzionare o sciogliere le associazioni più critiche nei confronti dell’esecutivo, riducendo ancora il poco che resta delle voci di opposizione.
In risposta a questa emergenza e in attesa che il Parlamento ungherese si pronunci sul tema entro la fine dell’estate, l’assemblea di Eumans intende mettere sul tavolo una proposta concreta: l’adozione dello status giuridico di “associazione europea”.

Il progetto di una associazione europea

Con l’introduzione di “associazioni europee” diventerebbe giuridicamente possibile per le ONG essere riconosciute anche direttamente dall’UE, senza passare dal riconoscimento nazionale e per leggi liberticide come quella minacciata da Orbàn.
Naturalmente il riconoscimento dello status giuridico di “associazione europea” avrebbe effetti che andrebbero ben oltre l’Ungheria, introducendo uno strumento giuridico innovativo per la libertà di associazione di tutte le ONG degli Stati membri dell’UE.
Una precisazione è che, mentre per quanto riguarda il diritto societario esiste già uno strumento giuridico come quello di “società europea” riconosciuta nell’ambito del diritto comunitario con un proprio quadro giuridico come operatore economico unico in seno all’UE, non esiste un corrispettivo riconoscimento per quanto riguarda le organizzazioni europee senza scopo di lucro, costrette ad avere entità legale nazionale. Ancora una volta l’Europa mostra una delle sue debolezze: quella di non prevedere un’adeguata tutela per le fattispecie che fuoriescono dal perimetro degli interessi economici. L’assemblea civica di Eumans,  che intende discutere e deliberare proposte da rivolgere alle istituzioni europee, vuole lanciare una campagna per l’approvazione dello Statuto delle “Associazioni europee”, sbloccando una proposta che circola da anni nei palazzi bruxellesi.

Un lungo percorso

Infatti nel febbraio 2022 il Parlamento si era  avvalso del proprio diritto di iniziativa legislativa indiretta per proporre una risoluzione a prima firma del Relatore dei Verdi Lagodinski. avente ad oggetto un regolamento nuovo a livello dell’Unione per agevolare l’attività transfrontaliera delle organizzazioni senza scopo di lucro, volto a istituire una nuova forma di persona giuridica in seno all’UE: l’associazione europea.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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