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venerdì, Ago 09

Violenza online, Odiare ti costa supera le 24mila segnalazioni


Boom di reclami giunti al team di avvocati che si è reso disponibile per difendere le persone vittime di calunnie e diffamazione in rete

Odiare ti costa, l’iniziativa contro chi pubblica commenti violenti o diffamatori sui social network (fonte: Facebook)

Su Facebook la campagna Odiare ti costa in pochi giorni ha già collezionato più di 24mila segnalazioni di comportamenti scorretti e violenze da denunciare. E i responsabili del progetto hanno incontrato i vertici di Facebook Italia per avviare una collaborazione.

Promossa dalla cooperazione tra lo studio legale Wildside di Cathy La Torre e l’associazione Tlon, l’iniziativa ha lo scopo di perseguire in sede civile gli utenti che sfruttano internet per diffondere diffamazioni, calunnie, insulti e minacce di morte.

In questi giorni abbiamo avuto anche molte intimidazioni. Questo significa che gli odiatori hanno paura e fanno bene ad averne. C’è molto lavoro da fare ed è arrivato il momento di farlo”, ha commenta Cathy La Torre all’agenzia stampa Ansa.

Come si vede sulla pagina Facebook di Odiare ti costa, salta immediatamente all’occhio un movimento coordinato per cercare di recensire negativamente la pagina e darle meno visibilità sul social network. Le recensioni negative riportano tutte la stessa identica frase copiata e incollata dai diversi utenti.

Visto il comune intento di eliminare i discorsi che alimentano l’odio sul social network e, Facebook Italia e i responsabili del progetto Odiare ti costa si sono incontrati per discutere dell’obiettivo comune.

Facebook sosterrà le attività di sensibilizzazione sull’odio in rete, insieme lavoreremo al modo più efficace per implementare e migliorare il sistema delle segnalazioni e da subito sarà attivato un canale di segnalazione dei commenti diffamatori o d’odio da parte di Odiare ti costa a Facebook per la loro rimozione”, informa Cathy La Torre.

Inoltre verrà strutturata in Italia una vera e propria procedura prevista dal Codice di condotta contro la disinformazione sottoscritto dalle piattaforme social con la Commissione Europea. Le segnalazioni inviate all’indirizzo e-mail [email protected] verranno selezionate da un team di avvocati pronti a spiegare alle vittime cosa fare per difendersi.

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