Si dice che i gatti abbiano sette o addirittura nove vite. Ma, modo di dire a parte, la vita media del gatto quanto si può calcolare? Insomma, quanti anni può vivere veramente un gatto? E quali sono le razze più longeve? Secondo uno studio pubblicato su Journal of Feline Medicine and Surgery, l’aspettativa di vita media di un gatto nel Regno Unito è di poco meno di 12 anni. Esistono però delle differenze in base al genere, alla razza e al peso corporeo.
Lo studio
La ricerca è stata condotta da un gruppo di ricercatori del Royal Veterinary College (Regno Unito) in collaborazione con scienziati della National Chung Hsing University di Taiwan. Gli autori hanno utilizzato i dati del VetCompass Programme, nato con lo scopo di condividere e analizzare informazioni cliniche veterinarie per comprendere sempre meglio i problemi di salute e migliorare il benessere degli animali da compagnia. Nello specifico, il gruppo di ricerca ha analizzato la documentazione clinica relativa a quasi 8mila gatti sottoposti a cure veterinarie primarie nel Regno Unito e deceduti fra il 1 gennaio 2019 e il 31 marzo 2021.
I risultati
Ne è emerso che l’aspettativa di vita media di un gatto nel Regno Unito è pari a 11,7 anni. Scorporando poi i dati rispetto al sesso, i ricercatori hanno visto che le femmine vivono mediamente 1,33 anni in più rispetto ai gatti maschi. Inoltre, è emerso che in termini di longevità anche la razza conta: i gatti di razza Burmese o Birmana sono risultati essere i più longevi, con un’aspettativa di vita pari a 14,4 anni. Seguono i gatti di razza mista (gli incroci), con 11,9 anni, e i Siamesi, con un’aspettativa di vita di 11,7 anni. Al contrario, i gatti di razza Sphynx, quelli senza pelo, hanno la più bassa aspettativa di vita, pari a soli 6,7 anni. Infine, dalle analisi è emerso che i gatti con un peso corporeo non ottimale, sia quelli troppo magri che quelli in sovrappeso, hanno mediamente un’aspettativa di vita inferiore. Lo stesso vale per i gatti di razza estremamente pura.
“Tabelle di vita”
I ricercatori hanno poi utilizzato questi dati per creare quelle che nello studio vengono definite life tables, ovvero delle tabelle che permettono di stimare l’aspettativa di vita di un gatto di certa età e appartenente ad una certa razza. Si tratta di uno strumento molto utile, spiega Kendy Teng, docente presso la National Chung Hsing University di Taiwan e coordinatore dello studio, quando si tratta ad esempio di prendere decisioni riguardo alla migliore opzione terapeutica per il proprio gatto, al fine non solo di proteggerne la salute ma anche il generale benessere. “Lo sviluppo di tabelle di vita per la popolazione di gatti da compagnia del Regno Unito – conclude Teng – rappresenta un significativo avanzamento nella comprensione della vita dei gatti”.