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Vittime palestinesi a Gaza, più dell’80% sono civili. E l’Onu certifica la carestia nella Striscia

da | Ago 22, 2025 | Tecnologia


Dal materiale emerso, il database contiene complessivamente 47.653 nomi di palestinesi considerati membri attivi delle ali militari di Hamas (34.973) e della Jihad islamica palestinese (12.702). Tra questi, 7.330 sono classificati come morti certe e 1.570 come “probabilmente morti”, per un totale di circa 8.900 combattenti eliminati fino a maggio 2025. La grande maggioranza dei militanti uccisi erano di basso rango: secondo le stime dell’esercito, solo tra 100 e 300 dei 750 comandanti senior di Hamas presenti nel database sarebbero stati eliminati.

Le tre testate hanno lavorato per mesi su questa indagine, combinando l’analisi dei dati numerici del database con informazioni fornite da fonti interne all’apparato di sicurezza israeliano. Yuval Abraham, giornalista investigativo di +972 Magazine, intervistato dal Global investigative journalism network, ha spiegato che le fonti si dividono in due gruppi principali: il primo è costituito da whistleblower che vogliono informare il pubblico israeliano su quanto sta realmente accadendo a Gaza. Si tratta spesso di persone arruolate o richiamate nell’intelligence dopo il 7 ottobre 2023, che inizialmente, scioccate dagli attacchi subiti, hanno rapidamente compreso di essere coinvolte in operazioni che considerano atrocità.

Il secondo gruppo è formato da membri dell’intelligence che parlano apertamente perché ritengono giustificate tutte le azioni militari nella guerra e non hanno problemi a discutere i dettagli operativi. +972 Magazine e Local Call hanno una consolidata esperienza nelle inchieste basate su fonti dell’intelligence israeliana: già ad aprile 2024 avevano rivelato l’esistenza di Lavender, un sistema di intelligenza artificiale utilizzato dall’esercito per identificare obiettivi a Gaza.

Il calcolo dell’83% e la verifica dei numeri

I giornalisti hanno spiegato che per calcolare la percentuale di civili uccisi hanno confrontato due dati: da un lato i 8.900 militanti che l’intelligence israeliana considera eliminati, dall’altro il totale di 53.000 morti palestinesi registrati dal ministero della Salute di Gaza a maggio 2025. Applicando questo confronto, emerge che solo il 17% delle vittime erano combattenti identificati, mentre l’83% risultano essere civili.

Questo metodo assume che tutti i militanti di Hamas e Jihad uccisi e identificati dall’intelligence israeliana siano inclusi nel conteggio totale del ministero della salute palestinese. Local Call aveva già rivelato l’anno scorso che l’esercito israeliano considera affidabili i dati del ministero della salute di Gaza, nonostante i politici israeliani li respingano regolarmente come propaganda. Va inoltre sottolineato che le cifre del ministero palestinese potrebbero essere addirittura sottostimate, perché il conteggio riguarda solo i corpi effettivamente recuperati e identificati, escludendo le migliaia di vittime ancora sepolte sotto le macerie. Questo significa che il numero reale di morti potrebbe essere significativamente più alto.

Le fonti dell’intelligence israeliana hanno spiegato ai giornalisti che le cifre molto più alte diffuse pubblicamente da Israele – fino a 20.000 o 22.000 militanti uccisi – derivano probabilmente da un vecchio database del Comando meridionale dell’esercito, considerato impreciso. Questo database stima le vittime militanti senza una lista di nomi verificati. Una fonte dell’intelligence ha definito questi numeriracconti fantastici del Comando meridionale“, basati su rapporti di comandanti sul campo i cui subordinati classificano regolarmente vittime civili come militanti. Un esempio concreto è stato documentato da +972 e Local Call: un battaglione di stanza a Rafah aveva registrato come “terroristi” circa 100 palestinesi uccisi, ma un ufficiale dello stesso battaglione ha poi ammesso che solo due di loro erano effettivamente armati. Allo stesso modo, un’inchiesta di Haaretz ha rivelato che, dei 200 “terroristi” che il portavoce dell’Idf attribuiva alle operazioni della 252esima Divisione nel Corridoio di Netzarim, soltanto 10 potevano essere verificati come combattenti reali.



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Scritto da Flavio Perrone, consulente informatico e appassionato di tecnologia e lifestyle. Con una carriera che abbraccia più di tre decenni, Flavio offre una prospettiva unica e informata su come la tecnologia può migliorare la nostra vita quotidiana.

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