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venerdì, Gen 10

Warner Bros si affiderà a un’intelligenza artificiale per sapere su che film puntare


Un’Ia può prevedere il successo di un lungometraggio? Di certo Warner Bros lo spera: la casa di produzione segue le orme di Disney, che a sua volta ha impiegato un’Ia per correggere i copioni (all’insegna del politicamente corretto)

Warner Bros Studio a Burbank in California (foto: Amy T. Zielinski/Getty Images)

La Warner Bros affiderà a un’intelligenza artificiale il compito di “guidare il processo decisionale” nella creazione di un film, grazie a un’acquisizione appena messa a punto dalla casa di produzione statunitense. Lo studio cinematografico utilizzerà l’apprendimento automatico degli algoritmi di Cinelytic, una startup di Los Angeles, per prevedere il successo dei film proposti.

Secondo l’Hollywood Reporter con questo nuovo accordo, la Warner sfrutterà i dati completi del sistema e le analisi predittive per guidare il processo decisionale in fase di via libera dei progetti. La piattaforma online integrata sarà in grado di valutare il valore di una star, un genere e un budget relativamente a quanto ci si aspetta dalle performance di un titolo nelle sale; intersecando questi e altri flussi secondari, il dataset suggerirà poi come agire, indirizzando di fatto la produzione del film.

Siamo ai film prodotti dall’Ia? Andiamoci piano: Cinelytic ha affermato che “il sistema prevede compiti ripetitivi e di basso valore che potrebbero far perdere tempo ai dirigenti”. Si tratta dunque più che altro di assegnare una parte di analisi di mercato a una Ia, che grazie ai suoi algoritmi e al machine learning saprà consigliare ai produttori come agire per la riuscita di un film di successo. Ma come ha detto il Ceo di Cinelytic Tobias Queisser a The Verge, “ma per un processo decisionale creativo, c’è sempre bisogno di esperienza e sesto senso”?

Il caso di Warner Bros non è l’unico né il primo a sfruttare intelligenze artificiali nell’industria di settore: poco tempo fa la Disney ha annunciato l’impiego di un’intelligenza artificiale per correggere i copioni dei suoi film in modo che rispettino la parità di genere e combattano i pregiudizi raziali rilevando qualunque rappresentazione errata e correggendola.

Naturalmente, Hollywood rimane in effetti un mondo che si basa più sull’istinto che sugli algoritmi: basti pensare alla scommessa che la Marvel fece scritturando un Robert Downey Jr., reduce dall’ennesimo arresto e fresco ospite di un rehab, affidandogli il peso di un personaggio importante come Tony Stark e rivoluzionando l’industria cinematografica degli ultimi 12 anni.

Chissà però se sarà un’Ia a riuscire a prevedere il prossimo film di successo targato Warner Bros.

 

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