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giovedì, Ago 01

Whatsapp, Le agenzie di spionaggio vogliono leggere le chat


Le agenzie d’intelligence di Usa, Uk, Canada, Australia e Nuova Zelanda vogliono accesso alla chat di messaggistica contro i gruppi di terroristi o gli abusi sui minori

A Whatsapp Messenger logo is pictured ona mobile phone display, London on May 1, 2018. The chief executive and co-founder of WhatsApp, the Facebook-owned messaging app, is leaving the company over disagreements about privacy and encryption. Jan Koum will also step down from Facebooks board of directors, a role he negotiated when WhatsApp was acquired by Facebook for $19bn in 2014. (Photo by Alberto Pezzali/NurPhoto via Getty Images)

Le agenzie d’intelligence dei Five Eyes, alleanza tra Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Canada e Nuova Zelanda, vogliono ottenere un accesso speciale tramite backdoor a WhatsApp e ad altri sistemi di comunicazione crittografata. La richiesta arriva al termine di due giorni di incontri a Londra, per coordinare gli sforzi nella lotta al terrorismo e agli abusi sui minori.

I Five Eyes hanno dibattuto sui metodi da impiegare per aggirare a una crittografia sempre più efficace e sicura, con lo scopo di monitorare le attività criminali che avvengono sulle applicazioni di messaggistica. La crittografia permette a criminali e terroristi di agire indisturbati adoperando le app di messaggistica più popolari, come nel caso dell’Isis e del forte utilizzo che il califfato fa di Telegram.

Come sottolinea The Guardian, i ministri britannici hanno espresso privatamente particolari preoccupazioni su WhatsApp, evidenziando il fatto che il servizio di messaggistica di Facebook abbia avuto un ruolo importante nella pianificazione dell’attacco terroristico del London Bridge avvenuto il 3 giugno 2017.

Dobbiamo garantire che le nostre forze dell’ordine, le agenzie di sicurezza e d’intelligence siano in grado di ottenere un accesso lecito ed eccezionale alle informazioni di cui hanno bisogno”, ha affermato il ministero degli Interni in una nota.

Per il Government Communications Headquarters (Gchq), l’agenzia britannica che monitora e interrompe le comunicazioni, le società della Silicon Valley potrebbero sviluppare una tecnologia che aggiungae silenziosamente un ufficiale di polizia o un agente d’intelligence alle conversazioni o alle chat di gruppo. Al momento questa possibilità, denominata protocollo fantasma, è stata scartata da tutte le aziende e mal vista dalla società civile, ma le agenzie d’intelligence e le forze dell’ordine continuano a far pressioni per ottenerla.

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