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giovedì, Dic 16

Wired Future Lab torna con un nuovo appuntamento in collaborazione con OPPO



Da Wired.it :

Wired Future Lab, in collaborazione con OPPO, torna per affrontare il rapporto tra creatività e tecnologia. In particolare, a come l’uso delle tecnologie stia rimodellando i nostri processi creativi ed influenzando la produzione creativa di nuovi prodotti, la narrazione della nostra interiorità e l’espressione di noi stessi verso l’esterno.

L’appuntamento rientra nel ciclo di incontri digitali «OPPO Meets» realizzati da OPPO in collaborazione con Vogue GQ, Vanity Fair e Wired, che indagano come la tecnologia stia influenzando la moda, il design, la cultura personale e perciò collettiva, gli stili di vita, in un processo di contaminazione reciproca, in un rimbalzo di suggestioni.

«L’arte della tecnologia», il quarto appuntamento di Wired Future Lab, in programma il 22 dicembre dalle 14:30 alle 15:00 in streaming sul sito di Wired è realizzato in collaborazione con OPPO, brand leader mondiale di smartphone, specializzato nel design tecnologico e nella fotografia mobile.

Il Wired Future Lab – L’arte della tecnologia metterà al centro della discussione il ruolo dell’innovazione come elemento per fare emergere nuove voci e intercettare bisogni, sulla sua capacità di invadere altri territori, riscrivendone i codici e le modalità espressive.

Il talk mette a confronto due voci autorevoli, una dell’industria dell’hi-tech, l’altra dell’universo della creatività: Isabella Lazzini, Chief Marketing Officer di Oppo, uno dei principali produttori di smartphone al mondo, dunque un abilitatore tecnico di questa evoluta possibilità di narrazione, e Nina Zilli, un’artista a 360 gradi, nota e apprezzata dal pubblico. Multimediale nel senso pieno del termine: cantautrice, personaggio televisivo e radiofonico, autrice e disegnatrice.

Attraverso la voce e la narrazione dell’esperienza di Nina Zilli conosceremo come lo smartphone abbia modificato il rapporto con il suo pubblico, allargato i suoi canali e canoni espressivi. Come lo strumento si candidi a essere, anche, veicolo d’ispirazione e inclusione. Fino a ragionare sulle prospettive e le evoluzioni di tali frontiere. Le stesse che Isabella Lazzini esaminerà con una chiave sia tecnica, di ricerca e sviluppo, sia con un occhio alle implicazioni sociali, di costume, di questo fermento.



[Fonte Wired.it]