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venerdì, Mag 07

Wired ha chiesto a un esperto di armi medievali di valutare quelle dei videogame



Da Wired.it :

Battaglie e duelli sono un asset importante per l’industria videoludica. Ma come spiega in questo video il divulgatore Mike Loades, le inesattezze e le imprecisioni abbondano anche nei titoli di maggior successo

Combattere con armi e armature medievali piace a molti videogiocatori: diversi titoli di successo, come Dark Souls, Mordhau, The Witcher 3, For Honor sono ambientati proprio nell’epoca in cui battagliare era all’ordine del giorno per milioni di maschi, pur nei differenti livelli della scala sociale. Ma quanto è realistica la rappresentazione di armi e armature medievali, e il loro impiego, in questi videogame?

In questo video a cura di Wired Us, l’esperto di storia militare – ma anche autore e consulente – Mike Loades risponde alla domanda di cui sopra passando in rassegna i titoli videoludici più popolari.

Secondo il divulgatore in Kingdom Come: Deliverance, c’è un po’ di confusione nella scena in cui viene forgiata una spada, ad esempio: l’arma è bella, non c’è che dire, ma diversi piccoli dettagli sono sbagliati. Ad esempio l’estremità di forma sferica che consente di impugnare l’arma è inserita a casaccio. In un videogioco può andare bene, ma provate a vincerci un duello nel Duecento.

Arrivano critiche anche per le scene di decapitazione in Chivalry 2. Se lo scenario di riferimento è un campo di battaglia europeo nel medioevo, questo atto estremamente violento risulta fuori contesto. Inoltre, il collo è una delle aree più protette dall’armatura e nessuno combatte in maniera statica: il corpo è sempre in movimento. Per decapitare un nemico serve la giusta forza ma anche la giusta angolazione. Non è possibile che il tutto avvenga in movimento e con estrema semplicità.

Loades invece ha buone parole per una scena di combattimento in For Honor: le forme del corpo, i movimenti, le posizioni sono giuste, così come le modalità con cui un combattente disarma l’altro. Le lame, poi, devono essere semplici e poco lavorate. Nel gioco una spada scolpita ricorda, nella parte metallica, la sagoma di una fiamma. Ma i bordi taglienti e ondulati costituiscono più un rischio che un vantaggio per chi la impugna. Inutile stare a bucare, scolpire, incidere la lama: meglio preservarne l’integrità per salvarsi la vita (e passare al livello successivo).

Occhio, infine, a qualche stereotipo di troppo: in diversi casi, le armature nei videogiochi sono troppo grandi e voluminose e sembrano quasi rallentare l’azione di chi le indossa. Ma in realtà l’arte del combattimento con la spada era all’antitesi di questa raffigurazione: parliamo di veri e propri atleti con riflessi fulminei, con uno stile unico e sofisticato. Le asce erano usate come armi a mano e non lanciate, le spade molto lunghe erano portate perlopiù ai fianchi e non si trovavano in verticale dietro la schiena nella faretra. I villaggi invece venivano assaltati spesso, è vero, ma non serve un grande esercito. Affinché un attacco abbia successo è necessario l’effetto sorpresa: se ti muovi con troppi uomini e cavalli di fatto ti stai annunciando e lasci margine agli altri per difendersi. Tutto chiaro?

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[Fonte Wired.it]