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mercoledì, Mar 22

Wired Health 2023, tutto quello di cui abbiamo parlato



Da Wired.it :

Un settore, quello dell’innovazione nella salute, che ha visto nella pandemia un fattore di accelerazione. “Quanto accaduto ci ha ricordato che la salute è al centro, che la ricerca è importante. Senza startup come Moderna e BioNTech probabilmente oggi non saremmo vaccinati”, ha sottolineato Alessio Beverina, founder e managing partner di Panakès Partners. Certo, occorre un cambiamento di mentalità, almeno in Italia. “In questo paese i ricercatori non sono formati per pensare di creare entità commerciali, occorre strutturare questo rapporto tra ricerca, clinica e investitori. E poi bisogna spingere sull’internazionalizzazione”, ha puntualizzato Alessandro Radaelli, Venture partner di NLC Health.

Quali, però, le aree di ricerca più promettenti per gli investitori? “Noi siamo agnostici sull’indicazione terapeutica, ragioniamo sul clinical need”, la premessa di Ciro Spedaliere, partner di Claris Ventures, “ci stiamo orientando sull’oncologia, in particolare sull’immuno-oncologia, e siamo molto affascinati dall’Rna”. Settori ai quali Daniele Scarinici, Co-founder e managing partner, ha aggiunto quello delle malattie rare, “settore di estremo interesse”. Mentre, sul fronte strettamente tecnologico, “grazie al digitale vediamo i primi frutti della rivoluzione genetica dei primi anni Duemila, con i primi farmaci a mRna e le terapie geniche”.

Terapie geniche che sono tema di interesse anche per le grandi multinazionali. “Abbiamo recentemente presentato una pipeline hce include ben 40 progetti, tra cui 7 che si occupano di cell and gene therapy che si pongono l’obiettivo di portare risultati eclatanti per patologie complesse. Il Parkinson, in questo senso, è l’esempio più impattante”, le parole di Arianna Gregis, Country division head pharmaceuticals di Bayer Italia.

Tornando invece al tema dell’intelligenza artificiale, Andrea Laghi, professore di Radiologia all’Università La Sapienza di Roma, l’ha descritta come “una seconda rivoluzione per la radiologia, dopo quella che negli anni ’80 (del secolo scorso, ndr) ha visto il passaggio dalle immagini analogiche a quelle digitali”.

In un contesto di cambiamento tecnologico, è importante tenere sempre a mente l’aspetto economico, come ha ricordato Fredrik Debong, Co-founder e CSO di Hi.Health. “Un incremento nei costi di un farmaco dell’ordine di 10 dollari”, il suo monito, “riduce del 28% l’aderenza terapeutica e fa crescere del 26% il tasso di mortalità”.



[Fonte Wired.it]