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giovedì, Set 24

YouMovie sarà la Netflix del cinema indipendente italiano?



Da Wired.it :

La piattaforma sarà attiva dal primo ottobre. È nata dall’esigenza di sopperire all’assenza (causa Covid) dei festival, unico canale di visibilità per i giovani autori senza grandi produzioni alle spalle

La grande domanda che chi ama il cinema o lo fa si sta ponendo in questi giorni suona più o meno così: se persino i blockbuster e i grandi film faticano ad essere visti causa pandemia, che ne sarà della miriade di film indipendenti? Il cinema indipendente in Italia è messo a dura prova, già da tempo, da una serie di strettoie. Problemi multipli, che vanno dal coraggio produttivo spesso assente – puntare sempre sugli stessi nomi, volti e firme è una cattiva abitudine non solo italiana – al soffocamento in fase di distribuzione, vista come un canale chiuso, dorato, inaccessibile. In sostanza se hai girato un film in proprio, sei riuscito a finanziarlo tra bandi pubblici e fondi privati, rischi di non vederlo mai uscire in sala perché le distribuzioni usano accordarsi con le grandi produzioni, a loro volta più attente al regista di richiamo che a quello esordiente. È quanto sostiene il regista trentenne Davide Vigore, che ha appena ideato la piattaforma di cinema indipendente gratuita YouMovie, attiva a partire dal 1 ottobre.

L’idea è venuta sotto lockdown: gli unici circuiti che consentono alle opere indipendenti di farsi vedere sono i festival cinematografici, ma quando anch’essi vengono annullati e rinviati, che ne è di quelle opere? Chi le vede? Come impedire che vengano perse per sempre? Per dare una risposta concreta a simili quesiti, Davide ha contattato altri ex studenti del Centro Sperimentale come lui e presentato il progetto di YouMovie al Consiglio dei ministri e all’Assessorato Regione Sicilia alle politiche giovanili che lo ha approvato e finanziato. Ci si chiede come mai sia toccato ad ex studenti del Centro Sperimentale di Palermo, e non alle istituzioni, pensare a una simile modalità distributiva, più democratica, capace di liberare i film dal ganglio della distribuzione in sala e al contempo di rendere visibili opere il più delle volte totalmente invisibili. Dentro ci saranno format diversi: documentari che hanno girato il mondo ma non sono mai stati visti in corti premiati nei festival italiani e internazionali, ma anche piece teatrali registrate, senza limiti di durata, genere, taglio. Il rischio dell’amatorialità naturalmente in questi casi incombe, ma da YouMovie garantiscono che verrà arginato da un comitato di selezione orientato sui criteri di qualità e originalità dell’opera in questione.

Ora, non è il primo esperimento del genere che si fa in Italia. Seguendo il modello americano di piattaforme streaming dedicate interamente al cinema sperimentale, d’autore e indipendente come Indie FreaksIndie Rights dal 2019 è attiva Indiecinema – Il meglio del cinema indipendente, a cui tuttavia per accedere bisogna pagare un abbonamento fisso (5.99 euro) al mese, mentre YouMovie sarà fondamentalmente gratuita, fatta eccezione per quelle opere per cui l’autore o produttore sceglierà un biglietto simbolico (dai 2 ai 5 euro).  In entrambi i casi vale la pena sottolineare che si tratta di una piccola grande rivoluzione per il cinema indipendente italiano: è grave l’indifferenza che circola al riguardo, anche tra gli addetti ai lavori. Pertanto è fondamentale che esistano piattaforme in grado di dare visibilità alle opere più invisibili, e che queste ultime cessino di essere appannaggio di una nicchia di critica e frequentatori di festival, ma possano raggiungere finalmente il pubblico. Anche in tempi di pandemia

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[Fonte Wired.it]