Seleziona una pagina
martedì, Ott 13

YouTube lavora a un suo ecommerce



Da Wired.it :

I prodotti all’interno di un filmato saranno taggati e si potranno direttamente comprare sulla piattaforma video. Google avvia i test con alcuni youtuber

Youtube: (Photo by Sean Gallup/Getty Images)

YouTube sta imboccando un sentiero che potrebbe portarlo gradualmente ad avere una sua sezione dedicata all’ecommerce. In questo modo i prodotti visti all’interno dei video sul portale potranno essere acquistati direttamente su YouTube senza dover navigare su altre piattaforme.

Il primo passo fatto dalla piattaforma ha coinvolto direttamente i creator. Big G ha chiesto loro di utilizzare i software interni di YouTube per taggare e monitorare i prodotti inseriti nei video. Così facendo i dati ottenuti saranno automaticamente collegati agli strumenti di analisi e acquisto del colosso di Mountain View.

L’obiettivo di YouTube sembra quello di trasformare i video in vetrine digitali, in modo che gli utenti possano passare direttamente dai filmati all’acquisto degli articoli contenuti in esse. L’azienda sta anche testando un’integrazione con la piattaforma canadese di ecommerce Shopify per veicolare così la vendita dei prodotti direttamente da YouTube.Già a luglio Google aveva annunciato un’integrazione tra Google Shopping e Shopify consentendo ai suoi venditori di integrare e gestire più facilmente il loro catalogo merci.

Secondo quanto riferito a Bloomberg da un portavoce di YouTube, i primi test di ecommerce interno riguardano un ristretto numero di canali. I creator avranno il pieno controllo sui prodotti che vengono visualizzati e venduti tramite i loro video, come quelli svelati dagli attesissismi unboxing.

L’introduzione di una piattaforma interna di ecommerce potrebbe essere quindi un’ulteriore fonte di guadagno per gli youtuber o un’opportunità per artisti, artigiani o le piccole e medie imprese per sfruttare i video del proprio canale come pubblicità e catalogo merci contemporaneamente.

 

Potrebbe interessarti anche





[Fonte Wired.it]