Un precedente studio condotto su 47 persone affette da sindrome da attivazione mastocitaria (Mcas), una condizione in cui alcune cellule immunitarie rilasciano sostanze chimiche infiammatorie, ha rilevato che l’89 per cento dei pazienti ha beneficiato dalla somministrazione di un Glp-1, soprattutto a basse dosi. I risultati sono rilevanti anche per il long Covid, che condivide molti sintomi con la Mcas.
David Kaufman, medico che opera in ambito privato e specializzato in Mcas, sindrome da fatica cronica, malattie autoimmuni e infezioni croniche, sta trattando i pazienti affetti da long Covid con piccole dosi di tirzepatide nella sua clinica, il Center for complex diseases, tra Seattle e Mountain View, in California.
Kaufman ha iniziato a prescrivere Glp-1 al di fuori delle indicazioni approvate dopo che alcuni dei suoi pazienti — che assumevano questi farmaci per dimagrire — avevano segnalato anche una riduzione dell’affaticamento. “Voglio essere prudente. Non è una cura universale. Quello che fa è spostare l’ago della bilancia, permettendo ai pazienti di essere più funzionali. Ma potrebbero comunque aver bisogno di un aggiustamento con altri farmaci”, spiega a Wired.
Per evitare un’eccessiva perdita di peso e gli effetti collaterali gastrointestinali tipici dei Glp-1, Kaufman inizia solitamente con un decimo della dose standard da 2,5 milligrammi. Attualmente segue 40–50 pazienti con long Covid che assumono microdosi di tirzepatide. In occasione di un workshop a settembre, il medico ha presentato la propria esperienza — e quella di altri colleghi — in relazione al trattamento di oltre 350 pazienti, affermando che le microdosi del principio attivo hanno portato a una riduzione compresa tra il 60 e il 90 per cento dell’affaticamento, della nebbia mentale, del dolore e dei sintomi legati alla Mcas.
Lo studio clinico dello Scripps, invece, utilizza la dose iniziale standard da 2,5 milligrammi. Anche un secondo studio, finanziato dai National institutes of health, prevede di testare l’azione di farmaco Glp-1 contro il long Covid.
È sempre bene ricordare che nonostante i farmaci anti-obesità stiano mostrando di avere benefici indiretti su un’ampia gamma di sintomi e condizioni, è necessario mantenere prudenza: considerata la varietà dei disturbi associati al long Covid, è improbabile che esista un trattamento efficace per tutti.
Questo articolo è apparso originariamente su Wired US.



