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giovedì, Ott 08

Zero, la maschera italiana per proteggersi dall’inquinamento urbano



Da Wired.it :

Gli spostamenti in bici e monopattino sono ormai la norma, ma sottopongono i nostri polmoni a una maggiore quantità di polveri sottili. Il dispositivo creato dalla startup Urban Hero risponde a questo problema

Il post lockdown ha visto sempre più protagonisti delle nostre strade biciclette e monopattini. Prima erano solo gli impallinati a passare ore in sella per andare in bici al lavoro o a fare la spesa anche su lunghe distanze, ora è diventata una vera e propria community e anche le città stanno cambiando faccia per accoglierla. Lo smog nel contesto urbano è però  ancora un problema. Chi si muove su due ruote a pedali, soprattutto in alcuni punti della città come gli incroci più trafficati, ha da sempre a che fare con i cattivi odori dei gas di scarico e la conseguente aria irrespirabile.

La start-up milanese Urban – Hero per far fronte a questi problemi ha pensato a Zero, un dispositivo in grado d’unire la funzione dell’occhiale da sole protettivo a quella di una maschera anti-smog per il naso (non come quelle che coprono anche la bocca a cui siamo ormai abituati causa Covid). L’idea è nata al quarantenne milanese Filippo Agazzi, amante della bicicletta che da oltre un anno ha rinunciato all’auto e utilizza con tutta la sua famiglia il mezzo a pedali per ogni spostamento, oltre a lui del team degli “eroi urbani” fanno parte Bruno Querze’ (Sales and Finance) e Gabriele Stroppa (Digital Marketing).

Il design è chiaramente ispirato a quello delle maschere da sci e outdoor, ma il dispositivo nasce per i cittadini che decidono di spostarsi con mezzi eco-sostenibili.

Andando in bicicletta respiriamo un volume di aria quattro, cinque volte superiore del normale e di conseguenza anche il relativo inquinamento”, spiega Filippo, “tutti i giorni mi muovo in bici per la città e conosco personalmente le condizioni dell’aria che respiriamo. Zero è il dispositivo anti infortunistico del futuro”.

Il design è futuristico, in parte chiaramente ispirato alle maschere da sci e snowboard e studiato per la maggiore compatibilità possibile con i caschi per la bici, la lente è anti-appannamento, sostituibile e in grado di proteggere dai raggi UV, sarà realizzata anche in una variante a specchio.

La valvola mono direzionale che attivandosi durante la fase di espirazione consente il cambio dell‘aria.

La parte inferiore della maschera contiene una valvola mono direzionale che si apre solo in fase di espirazione consentendo il riciclo dell’aria. La parte superiore ospita invece un filtro P2 rimovibile fissato tramite piccole calamite in grado di trattenere il 95% di polveri, pollini e batteri grandi fino a 0,6 micrometri. Il filtro è studiato per durare un paio di settimane d’utilizzo.

Il filtro rimovibile ha una durata di circa due settimane d‘utilizzo, è in grado di proteggere dal 95% di pollini e microbi.

Dal 19 ottobre 2020 il progetto passerà in una fase di crowdfunding internazionale su Indiegogo.com, sarà possibile pre ordinare il prodotto che dovrebbe avere un prezzo di circa 120 euro, oppure in alternativa supportare la start-up.

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[Fonte Wired.it]